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Nuovi sapori conosciuti in viaggio

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2021 21:47
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24/07/2021 14:20
 
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Una volta ad Alicante dopo aver fatto una bella passeggiata sul.lungomare ci siamo seduti in un bar .
Abbiamo preso.la sangria e il cameriere che ha preso l'ordinazione ci ha chiesto .."per caballero o senõrita ? "
Va da sé che io ho preso quella più leggera !! Comunque buonissima !
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26/07/2021 09:45
 
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Lasciamo per un po' la Spagna ,..ma non vi preoccupate ci torneremo ,per andare in Grecia ..meta di tante crociere nel Mediterraneo .
La bellissima Grecia con i suoi colori con il bianco accecante ..con il suo mare blu ..con la storia ..con i suoi sapori ..i suoi odori ..le tradizioni..il sirtaki e.......la moussaka'.



La prima volta l'ho assaggiata su una nave ,mi piaceva molto quando secondo i posti che toccavano, il menù era dedicato a farci conoscere anche i sapori del posto .
Adesso capita ma , molto molto meno .
Allora torniamo alla nostra moussaka' ..prima di darvi la ricetta vi elenco gli ingredienti e se avrete voglia la cucineremo insieme.
Ingredienti
Melanzane
Patate
Cipolla
Aglio
Carne macinata di manzo e maiale ( alcuni mettono al posto del maiale l'agnello )
Pomodoro
Vino rosso
Parmigiano reggiano
Pecorino
Besciamella.
Erbe aromatiche
Olio d'oliva
Olio per friggere
Sale e pepe
Su andate al supermercato ..ci vediamo più tardi
[Modificato da Maddy 26/07/2021 10:58]
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26/07/2021 10:34
 
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Comprato tutto ?
Non metto le quantità perché ognuno si regoli a seconda della teglia che vuole preparare .
Per prima cosa affettiamo le melanzane per il lungo dallo spessore di 4/5 mm e mettiamole in un colapasta con del sale grosso per togliere l'amaro.
Iniziamo a preparare il ragù ..
Rosoliamo in olio d'oliva la cipolla tritata ,l'aglio e poi la carne macinata ..sfumiamo con il vino rosso e aggiungiamo il.pomodoro .
Aromatizziamo con l'erba aromatica che più ci piace ,la ricetta è con il timo però va bene anche il basilico ,e facciamo cuocere lentamente e a lungo fino a quando si asciuga quasi del tutto il pomodoro .
Torno subito....
[Modificato da Maddy 26/07/2021 11:05]
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26/07/2021 10:52
 
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Ed eccomi qui ..tagliate le patate dallo stesso spessore delle melanzane ( non molto perché servono solo per il fondo ) alcune ricette non le prevedono ma in Grecia c'erano e io le metto.
Date una sbollentata alle patate e dopo averle fatte asciugare friggetele leggermente senza farle rompere.
Friggete a questo punto anche le fette di melanzane asciugandole con uno strofinaccio .
Nel frattempo preparate un'abbondante besciamella non troppo liquida.
Torno subito ...fra poco potremo assemblare la nostra moussaka!
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26/07/2021 11:12
 
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Cominciate ad assemblare il tutto ..praticamente è lo stesso procedimento che usiamo per le nostre lasagne o melanzane alla parmigiana ..
Assaggiate tutte le preparazioni aggiustando con il sale se occorre
Iniziate con uno strato di.patate sovrapponendole leggermente .
Continuate con le melanzane ..lo strato di carne macinata ..il formaggio grattugiato e la besciamella .
Ripetete lo strato di melanzane ,carne macinata ,formaggio .
Terminate con uno strato abbondante di besciamella e formaggio grattugiato .
Quasi finito ...a tra poco..nel frattempo accendete il forno.
[Modificato da Maddy 26/07/2021 11:20]
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26/07/2021 11:19
 
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Allora è ora di infornare ..a 170°/180° gradi per circa 40 minuti .
Quando vedrete una leggera crosticina dorata ..e sentirete un profumo invitante la nostra moussaka è pronta da portare a tavola .
Mi raccomando accompagnata da un bel vino rosso corposo , e ....immaginate di essere su una bella nave da crociera in un porto della Grecia...e....
......buon appetito..
[Modificato da Maddy 26/07/2021 12:02]
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26/07/2021 12:27
 
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Ammazza che roba!!!!
Confesso che non l'ho mai mangiata.
Appena sarò in vacanza al mare la proverò.
Domande:
1) il parmiggiano ed il pecorino li mischio e li metto in abbondanza?
2) lo strato di carne macinata nel sugo, presuppone usare solo il macinato oppure bisogna abbondare con il sugo?
Dalla foto mi sembra piuttosto bianca, perciò immagino che non si usi molto pomodoro
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26/07/2021 12:41
 
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Rispondo alla tua domanda ..si il il pecorino e il parmigiano mischiati tra loro e come quantità la stessa che metteresti in una lasagna .
Il ragù di carne molto ristretto ..una specie di ragù bolognese ..nella stratificazione deve risultare molto compatto se fosse più liquido colerebbe e non si compatterebbe.
Lo strato bianco che vedi è la besciamella che soprattutto nello strato finale è molto abbondante ..poi spolverare con abbondante formaggio ...oppure come faccio io ( ma è una variazione ) ne aggiungo una metà nella besciamella
[Modificato da Maddy 26/07/2021 12:42]
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26/07/2021 13:13
 
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Come ho già scritto ..mi piace molto che la mia cena con amici sia a tema .
Per quella greca ..inizio con un antipasto molto leggero di effetto e facilissimo ..sono i tyropitakia.
Sono semplicissimi quadrati 7 x7 di pasta fillo riempiti con formaggio feta ,pecorino e aneto ( o finocchietto selvatico ) .
Si chiudono a triangolo ripiegando la pasta in eccesso ,poi una spennellata di uovo e in forno per una decina di minuti.
Per concludere senza esagerare ...una insalata greca e per finire
con una bella macedonia di frutta ononeremo la regione omonima.
E poiché anche l'occhio vuole la sua parte vi do un consiglio sulla mise en place .
Tovaglia rigorosamente bianca come le case di Santorini , ..piatti e bicchieri blu e azzurri o con colori mediterranei .
Per il centro tavola piccoli contenitori con erbe aromatiche ..timo ..rosmarino ..alloro..ecc.ecc.
Se avete dei.portatovaglioli color oro ..usateli.per ricordare gli sfarzi della Magna Grecia.
[Modificato da Maddy 26/07/2021 13:54]
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26/07/2021 16:12
 
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Che bontà...mi piace molto la moussaka, una sola volta l'ho preparata,  a casa mia non amano molto le melanzane e mi scoccia preparata 2 cose. La consiglio a chi non l'ha mai mangiata
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26/07/2021 16:19
 
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Mojito, la storia del cocktail dei pirati (quello originale)
Forse non conoscete la storia del vero Mojito: il più famoso cocktail cubano, inventato da Sir Francis Drake, il famoso pirata compì una delle prime circumnavigazioni del globo
I cubani, alcolisticamente parlando, hanno due padri: il Daiquiri e il Mojito, tutti e due naturalmente a base di rum e tutti e due apprezzati e resi famosi nel mondo dal premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway. Ma se sulle origini del primo si rincorrono le più disparate leggende, l’inventore del Mojito sembra avere un nome e un cognome: Sir Francis Drake, il famigerato corsaro di sua maestà la regina Elisabetta I, uno dei primi uomini a compiere la circumnavigazione del globo.

Il Draque, antenato del mojito
Nel XVI secolo per assalire navi, depredare le coste e trafficare gli schiavi ci voleva fegato, in tutti i sensi: pazienza poi se te lo giocavi dopo pochi anni. Il “coraggio liquido” sulle navi di Francis Drake, cavaliere della corona inglese non proprio esemplare, si chiamava El Draque, come il soprannome latino del famoso pirata: una miscela – che qualcuno dice ideata proprio durante l’assedio de L’Avana nel 1586 – a base di zucchero di canna, succo di lime, foglie di hierbabuena (nome forse un po’ allusivo, ma si tratta solo della menta selvatica cubana), acqua e aguardiente (o tafia), un’acquavite distillata dalla canna da zucchero. Una sorta di rum non invecchiato che in questo antenato “grezzo” del Mojito svolgeva perfettamente il compito di scaldare gli animi dei marinai e anche di non far marcire l’acqua nelle botti, dove era appunto pre-diluito; il lime invece con la sua vitamina C combatteva la malattia che si diffondeva sulle navi, lo scorbuto. Il Mojito come lo conosciamo oggi comparve dalla seconda metà dell’Ottocento con la nascita del vero rum, quando cioè Don Facundo Bacardi y Massó perfezionò le tecniche di distillazione e invecchiamento fondando poi l’omonima distilleria.

Mojito, l’incantesimo che stregò Ernest Hemingway
Quando dici “cocktail” e “Cuba” salta fuori sempre lui, Ernest Hemingway, personaggio sorprendente tanto per le sue doti letterarie quanto per quelle di bevitore, che lo portarono a soffrire di epatite. Lo scrittore era innamorato dell’isola caraibica, dove vi soggiornò a più riprese tra i primi anni Trenta del Novecento e gli anni Cinquanta, quando si trattenne a L’Avana per un paio di anni per la stesura de Il vecchio e il mare, con il quale nel 1953 vinse il premio Pulitzer e il premio Nobel nel 1954.
A questo innamoramento contribuì di certo anche Angel Martinez, dal 1942 bartender de La Bodeguita del Medio dove Hemingway era solito consumare il suo Mojito “speciale”, con rum bianco e rum scuro miscelati insieme. “My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita” lasciò scritto all’interno del locale, una frase leggendaria che fece la fortuna dei due cocktail cubani. E chissà se il nome mojito (che potrebbe derivare dal termine voodoo “mojo”, “incantesimo”) non nacque proprio osservando lo scrittore stregato da quel nettare.

Mojito, non Caipirissima!
Buono, buonissimo. Ma molti di noi il vero Mojito non l’hanno mai assaggiato. Soprattutto se lo abbiamo bevuto sempre al di fuori di Cuba, dove si consuma quotidianamente il sacrilegio della ricetta originale: il “Mojito sbagliato” o “pestato” si prepara schiacciando sul fondo del bicchiere fette di lime, zucchero grezzo e foglie di menta e aggiungendovi poi ghiaccio tritato e rum. Eccovi servita dunque tecnicamente una Caipirissima alla menta e non un Mojito. La variante italiana “Baxeichito”, nata a Genova a fine anni ’90 nella Ostaia de Banchi, si basa su questa formula sostituendo il basilico alla menta.

Per la ricetta originale cubana invece gli ingredienti sono questi.
4 cl di rum bianco
3 cl di succo di lime fresco
6 rametti di menta (meglio se hierbabuena)
2 cucchiaini di zucchero di canna bianco
Soda o acqua gasata

Preparazione
Mettete in un tumbler alto zucchero, succo di lime, rum e menta. Amalgamate il tutto premendo delicatamente le foglie di menta (ma non usate il pestello!), poi unite ghiaccio a cubetti (quello tritato si scioglie subito e annacqua tutto) e la soda. Decorate con un rametto di menta.




[Modificato da Maddy 26/07/2021 16:33]
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26/07/2021 16:34
 
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la Moussaka l'ho mangiata x la prima volta ad Atene in ristorantino alla Plaka insieme ad un atro piatto tipico greco di cui non ricordo il nome ma buonissimo anche quello

quello che detto Maddy a proposito dei piatti che preparavano a bordo a secondo dello scalo in cui ci si trovava adesso non è più cosi un vero peccato adesso solo raramente si trova questa associazione tra posto e piatto naturalmente c'era sempre la scelta con piatti di cucina mediterranea
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26/07/2021 17:26
 
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si gira x il mondo assaporando anche piatti del luogo
vi voglio parlare della pasta con i tenerumi siciliana non è un piatto di luoghi lontani ma non tutti la conoscono

sicuramente è arrivata in Sicilia con la dominazione Araba
quando ho fatto la crociera di riposizionamento a Dubai la prima andando nei mercati fi Fujarah e Muscat l'ho vista li in bella mostra non me lo sarei mai immaginato è stata una vera sorpresa poi mi sono ricordata che la Sicilia è stata terra dominata da molti popoli tra cui anche gli Arabi e i Normanni

allego una foto del mercato

Siciliani e Sicilianità- La “pasta con i tenerumi”.
Foglie di tenerumeLa Sicilia, terra dalle mille sfaccettature, è anche conosciuta e apprezzata per la sua gastronomia. Oggi parleremo di un piatto povero, tipicamente estivo, altamente apprezzato dal popolo siciliano: la “pasta con i tenerumi”, “a pasta ccu tinnirumi”. Con il termine Tenerumi i siciliani indicano le foglie delle zucchine in particolare della Cucurbitacea, nota come: “zucchina lunga” o “zucca serpente di Sicilia” (così chiamata perché nella coltivazione libera sul terreno si ricurva, prendendo la tipica forma di un serpentello), una speciale zucchina stretta, lunga e molto tenera che si mangia prevalentemente lessata, molto apprezzata per le sue qualità rinfrescanti e diuretiche.

Prime tracce di questa specie risalgono a ritrovamenti datati oltre 7000 anni a.C. tanto che pare sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, coltivata dai Fenici e usata in India e in Africa per la realizzazione di strumenti musicali. E’ un Pasta con tenerumepiatto tipicamente siciliano, data la difficoltà fuori dall’isola di trovare il fogliame e viene consumato in estate, periodo in cui la pianta è coltivata.

Si tratta, come dicevamo, di un piatto povero che affonda le radici nella cultura contadina siciliana, quella conosciuta come “cucina di sopravvivenza” che, nei periodi di povertà, portava a far tesoro di ogni parte commestibile della pianta. La gente era costretta a vendere le zucchine e quel che restava era appunto le foglie. Inoltre, durante il periodo estivo, si aveva così a disposizione della verdura fresca e gustosa.

Con le foglie di tenerume si preparava e si prepara un’ottima minestra, insaporita con estratto di pomodoro o salsa, che le conferisce un piacevole sapore dolciastro. Il tipo di pasta usata sono gli spaghetti spezzettati. Più recente è il consumo del tenerume con pasta “asciutta”, anche perché una volta cotti possono essere utilizzati come una vera e propria verdura a foglia verde.

www.radioluce.it/2016/07/07/siciliani-sicilianita-la-pasta-t...
[Modificato da dalila66 26/07/2021 21:36]
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26/07/2021 20:02
 
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Che fame a quest'ora!!!!
E che piatti invitanti!!!
Mi piace anche l'idea di Maddy delle cene a tema, che ovviamente copierò prendendomi i meriti dell'originalità 🤣🤣🤣
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26/07/2021 20:32
 
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Grazie Rosalba ...ti autorizzo a "copiare" e a non dirlo .
Per me è gratificante che piacciano.le mie idee.
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