Gaia-77, 20/10/2018 00.05:
<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />La legge del libero mercato gli permette di fare queste differenze. Non è illegale, dobbiamo essere noi a valutare le offerte migliori, cosa che spesso non facciamo preso dalla crocierite <br class="cbrh" />
Sul fatto che non sia illegale non ci sono dubbi: ogni società applica il prezzo che più ritiene opportuno per il proprio prodotto/servizio nei diversi mercati in cui opera.
Questo avviene per qualsiasi prodotto/servizio, non solo per le crociere!
In Italia lo sanno tutti che c'è ancora molta diffidenza ad acquistare on line una vacanza, soprattutto, da un sito Internet straniero e perciò questa politica di prezzo più elevato qui da noi ha buon gioco.
Quindi sta a noi andare alla caccia del prezzo migliore scandagliando la rete!
Però il discorso quote di servizio è diverso perché tu compagnia accogli sulla tua nave crocieristi di varie nazioni, discriminando in modo grave e imperdonabile, anche se perfettamente legale, tra gli italiani e gli altri...
Con la pretesa di raccontare a noi italiani che le quote di servizio servono a ricompensare tutti i membri dell'equipaggio che lavorano dietro le quinte ecc....
Questi membri dell'equipaggio lavorano forse dietro le quinte solo per i crocieristi italiani?
No... mi dispiace ma questo discorso non mi va giù.
Comunque se Costa ha comunque le navi piene fa bene ad andare avanti così dal suo punto di vista.