È morta la regina Elisabetta.

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Gaia-77
00venerdì 9 settembre 2022 09:59
Tutto il mondo è dispiaciuto per Elisabetta,  è stata davvero una grande regina ma, il pensiero comune va a Camilla che a quanto pare non gode della stima e della simpatia di nessuno 
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 10:55
Gaia-77, 09/09/2022 09:59:

Tutto il mondo è dispiaciuto per Elisabetta,  è stata davvero una grande regina ma, il pensiero comune va a Camilla che a quanto pare non gode della stima e della simpatia di nessuno 

Hai ragione ..maanche Carlo non mi sembra che abbia questa grande empatia con il suo popolo
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 12:48
Mi.piace ricordarla anche così ..come una donna qualsiasi

Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 12:49
La storia della foto più bella della regina Elisabetta e della donna che la scattò

Si chiamava Lisa Sheridan la donna che con grande discrezione ha ritratto tre generazioni di reali senza mai svelare un gossip.
L’estate era finita anche al castello di Balmoral, quando il 28 settembre del 1952 veniva scattata quella foto in cui la neo regina Elisabetta II fa entrare i suoi bambini “in casa” tirandoli dentro dalla finestra. Le temperature si stavano irrigidendo, in Scozia, ma il principe Carlo e la principessa Anna volevano stare ancora nel parco tutta la giornata e la loro mamma, amante anche lei della vita all’aria aperta, li lasciava fare. Tutto era fresco e spontaneo, niente di studiato. Elisabetta era diventata regina solo sette mesi prima con la morte improvvisa di suo padre re Giorgio VI, e in attesa dell’incoronazione, che si sarebbe tenuta dieci mesi dopo, si godeva gli ultimi brandelli di quella normalità che sperava sarebbe durata molto più a lungo, ma che invece non avrebbe posseduto mai più. Anche se gli impegni si erano infittiti di colpo, però, dell’estate a Balmoral non era stata cambiata una virgola, né era mancata la discreta presenza della fotografa Lisa Sheridan che seguiva lei, il principe Filippo, i loro figli come un’ombra da sempre.
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 15:34
Mi.piace trovare curiosità e aneddoti poco conosciuti riguardanti Queen Elisabeth.

Eccone uno :
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 15:34
La favolosa storia delle sei damigelle all'incoronazione della regina Elisabetta
Quasi 70 anni fa, a un gruppo di fortunate ragazze di sangue blu capitò l'onore di accompagnare la giovane regnante verso il suo destino.




L'incoronazione della regina Elisabetta II si tenne il 2 giugno 1953 quando era una ragazza di appena 26 anni, subentrata al padre morto un anno prima. Elisabetta avanzò con passo lento nell'Abbazia di Westminster accompagnata da sei damigelle, pronta a sostenere un onere pesante quanto i 2.868 diamanti, 17 zaffiri, 11 smeraldi e le centinaia di perle della State Crown che le stavano ponendo sulla testa. Se quella giovane donna riuscì a sopportare la cerimonia con una certa disinvoltura è stato perché solo 16 anni prima, il 12 maggio del 1937, aveva già assistito all’incoronazione di Giorgio VI, suo padre. Era una principessina di appena undici anni e si era ritrovata all'improvviso a ricoprire il ruolo di erede al trono mentre suo padre riceveva la corona in fretta e in furia al posto del fratello Edward, perché la data non era stata nemmeno cambiata. Un peso che il povero Albert cercò di alleggerire assumendo il nome di suo padre, George, poi facendolo galleggiare sul fumo di quelle sigarette che invece lo avrebbero ucciso qualche anno dopo. Elisabetta non avrebbe mai immaginato di essere protagonista della stessa cerimonia così presto, ma fu sorretta dal carattere forte, dall’energia della giovinezza e da quelle sue sei damigelle d'onore quasi sue coetanee, alle quali un momento prima di entrare nell'abbazia di Westminster disse “Pronte ragazze? Andiamo!”. Quel momento è stato immortalato da Cecil Beaton, il fotografo, costumista e scenografo entrato nella leggenda grazie ai due Oscar per Gigi e My Fair Lady. Ma chi erano, invece, le sei giovani donne che quel giorno ebbero il permesso di comparire sul balcone con la nuova regina?
dalila66
00venerdì 9 settembre 2022 15:44
Rosalba (1fEj210315), 09/09/2022 09:29:

Che Regina sarebbe stata Diana!!!
Una vera Regina del popolo, sensibile e amorevole.

Era molto amata da principessa immaginate da regina lo sarebbe stato molto molto di più
dalila66
00venerdì 9 settembre 2022 15:45
Maddy (DUTH210503), 09/09/2022 09:53:

Comunque penso che dopo il dolore per la morte della loro Regina ..e passato il momento di sgomento ..con la venuta di re Carlo III la monarchia non sarà più così amata dal popolo inglese .
Diverso sarebbe se Carlo avesse il buonsenso di abdicare in favore di William

Non lo farà
Figuriamoci se Camilla sarà d'accordo
dalila66
00venerdì 9 settembre 2022 15:46
Gaia-77, 09/09/2022 09:59:

Tutto il mondo è dispiaciuto per Elisabetta,  è stata davvero una grande regina ma, il pensiero comune va a Camilla che a quanto pare non gode della stima e della simpatia di nessuno 

Tutto vero Ma fatto sta che lei adesso è regina consorte
dalila66
00venerdì 9 settembre 2022 15:50
Molto belli gli aneddoti scovati da Maddy

Anche se regina e sempre una donna come tutte noi in privato ha avuto le sue preoccupazioni di mamma come tutte le mamme comuni
Anche la vita dei reali e sicuramente più agiata e spensierata x alcune cose
Anche loro hanno grossi problemi
Raffaele(1981)
00venerdì 9 settembre 2022 17:59
@Maddy Una donna davvero Eccezionale ed un grande sovrana ........è stata la Monarca più longeva di tutta la storia monarchica britannica e lascia un grande vuoto in tutto il mondo occidentale libero !!!!😓😓😓😓😓 RIP in peace !
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 18:50
Siete mai stati alla torre di Londra vedere i gioielli della corona .
Anche se sono delle copie è da rimanere comunque senza fiato .
Alcuni di questi sono stati disegnati dal principe Filippo e fatti realizzare per la sua Lilibet.
Ho scovato delle curiosità in proposito .
Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 18:53
3cvo i cinque più famosi

La spilla prima del matrimonio
È il 1939 quando una giovane Elisabetta - di soli 13 anni - incontra per la prima volta il cadetto Filippo, in occasione del Britannia Royal Naval College. Marion Crawford, la tata reale, racconta di quel momento come di un amore a prima vista. Durante una delle licenze di guerra, i due innamorati s'incontrano e lui le dona una spilla di diamanti a forma di distintivo della marina militare, forgiata dal gioielliere di corte Garrard.

L'anello di fidanzamento
Il diamante che spicca dall'anello di fidanzamento, 3 carati per suggellare il loro amore, appartiene al prezioso tesoro dei Romanov: come il bracciale, viene disegnato dal Principe Filippo che cura ogni più piccolo dettaglio. La loro storia inizia durante la Seconda Guerra Mondiale, ma solo nell'estate del 1946, Filippo chiede a re Giorgio VI la mano di sua figlia con l'accordo di aspettare il 21esimo compleanno di Elisabetta. Il solitario è apparso per la prima volta il giorno dell'annuncio ufficiale del fidanzamento, il 10 luglio 1947 (insieme alla collana con due giri di perle, un bracciale e la spilla Diamond Clematis). Da quel momento non l'ha mai più tolto.

Il bracciale del fidanzamento
Insieme all'anello, viene donato anche un bracciale: il Principe Filippo lo disegna appositamente per la sua futura moglie. Un pezzo in stile Déco, realizzato da Philip Antrobus, storico gioielliere londinese di Bond Street. Ribattezzato poi Edinburgh Wedding Bracelet, il design è geometrico ed è caratterizzato da diamanti incastonati a pavé su una struttura di platino. La particolarità risiede in alcuni gemme appartenute alla famiglia Romanov, più precisamente provenienti dalla tiara donatagli dalla madre, la Principessa Alice di Battenberg che, a sua volta, ricevette in regalo per le sue nozze, nel 1903, dagli zii, lo Zar Nicola II e l’imperatrice consorte

Il braccialetto per i 5 anni di matrimonio
Nel 1952, il principe Filippo regala a Elisabetta un braccialetto per festeggiare i 5 anni di matrimonio: si tratta di un pezzo realizzato da Boucheron sempre su disegno del Duca di Edimburgo: diamanti, zaffiri e rubini montati su oro. Gli ornamenti presentano un significato molto personale: incorpora il cifrario comune della coppia, così come il distintivo navale di Filippo e le rose araldiche.

La spilla Ruby Venus
Nel 1966 Andrew Grima partecipa e vince al Edinburgh’s Prize for Elegant Design - il premio di design voluto fortemente dal Principe Filippo nel 1959 per rilanciare l'innovazione inglese post-bellica. La collezione di gioielli artigianali disegnata per HJ Co è considerata audace e sorprendentemente originale, tanto da colpire l'attenzione reale: Filippo acquista la spilla in oro, con rubino e diamanti, diventata poi famosa come Ruby Venus. La Regina Elisabetta II l'ha indossata in occasione del 70esimo anniversario di matrimonio.
dalila66
00venerdì 9 settembre 2022 22:48
Erano una bella coppia molto innamorata se il re Filippo le disegnava e faceva realizzare gioielli x la, sua amata

Io ho un altra curiosità che ho sentito in tv stasera davvero incredibile

La regina Elisabetta si faceva fare le scarpe su misura sempre lo stesso modello tacco basso e comodo e prima di indossarle se le faceva allargare i fissate da una signora della corte

Maddy
00venerdì 9 settembre 2022 23:00
dalila66, 09/09/2022 22:48:

Erano una bella coppia molto innamorata se il re Filippo le disegnava e faceva realizzare gioielli x la, sua amata

Io ho un altra curiosità che ho sentito in tv stasera davvero incredibile

La regina Elisabetta si faceva fare le scarpe su misura sempre lo stesso modello tacco basso e comodo e prima di indossarle se le faceva allargare i fissate da una signora della corte


Grazie ..bellissima curiosità ..di simile ne ho letta una che riguarda le borse ..Pare che le piacesse indossare tre modelli ..Tutti fatti appositamente per lei ..senza cerniere e con i manici più lunghi per poter avere le mani libere
Gaia-77
00sabato 10 settembre 2022 00:00
Re:
Maddy (DUTH210503), 09/09/2022 10:55:

Hai ragione ..maanche Carlo non mi sembra che abbia questa grande empatia con il suo popolo



Hai ragione 
dalila66
00sabato 10 settembre 2022 00:04
Re:
Maddy (DUTH210503), 09/09/2022 23:00:

Grazie ..bellissima curiosità ..di simile ne ho letta una che riguarda le borse ..Pare che le piacesse indossare tre modelli ..Tutti fatti appositamente per lei ..senza cerniere e con i manici più lunghi per poter avere le mani libere



 che donna !

ne ho sentita un altra sempre sulle scarpe pare che era molto parsimoniosa se si consumano i tacchi li faceva rimettere non buttava via le scarpe diceva che non erano vecchie e si potevano portare ancora 

chi lo avrebbe mai detto 
Gaia-77
00sabato 10 settembre 2022 00:05
Re: Re:
dalila66, 10/09/2022 00:04:



 che donna !

ne ho sentita un altra sempre sulle scarpe pare che era molto parsimoniosa se si consumano i tacchi li faceva rimettere non buttava via le scarpe diceva che non erano vecchie e si potevano portare ancora 

chi lo avrebbe mai detto 




Questa delle scarpe non la sapevo proprio 
dalila66
00sabato 10 settembre 2022 01:11
ti giuro nemmeno io 
dalila66
00sabato 10 settembre 2022 17:31
Sua maestà Carlo terzo ieri ha fatto il suo primo discorso i pubblico

Ieri sempre in tv hanno detto che la regina Elisabetta pare abbia dato il consenso che Camilla diventasse alla sua morte regina consorte


Come sono strani questi reali
Già strani come avverranno le esequie e tutto il resto
Maddy
00sabato 10 settembre 2022 20:25
L'incantevole favola dell'abito dell'incoronazione della regina Elisabetta



Nel 1952 la giovane regina si recò dallo stilista Norman Hartwell per chiedergli di confezionare un vestito che sarebbe passato alla storia.

Di Debora Attanasio

“Un pomeriggio di ottobre del 1952 Sua Maestà la Regina mi chiese di realizzarle l'abito da indossare alla sua incoronazione. Riesco a malapena a ricordare cosa ho balbettato in risposta”. Questa frase è tratta dal libro Norman Hartnell: The Biography, il memoir dello stilista che ha servito la regina Elisabetta fino alla sua morte, l'8 giugno del 1979. Quel pomeriggio del 1952, Elisabetta continuò a spiegargli in modo molto informale come doveva essere questo vestito e quali fossero le esigenze che doveva rispettare. La giovane regina voleva che fosse molto simile al suo abito da sposa che già aveva disegnato Hartnell cinque anni prima, in raso bianco. Inizia così la storia del meraviglioso abito dell’incoronazione della regina Elisabetta, forse il più lussuoso che abbia mai indossato nella sua lunga vita e che oggi costerebbe più di un milione e mezzo di euro. Appena accettata la commissione, l’emozionato ed euforico stilista iniziò le sue ricerche su quali fossero esattamente le regole della tradizione storica che erano state rispettate per gli abiti dell’incoronazione delle altre regine della storia britannica. Hartnell si recò per giorni al London Museum e alla London Library, chiese volumi su volumi, li sfogliò sul posto, prese appunti. Dopo questo lavoro di raccolta delle informazioni, la sua testa chiese il silenzio. Il creativo si ritirò in una dimora nella foresta di Windsor e cominciò a disegnare gli schizzi. “La mia mente brulicava di ispirazioni araldiche e floreali. Ho pensato ai gigli, alle rose, alle margherite e al grano dorato; pensavo alle tovaglie d'altare e ai paramenti sacri, ho pensato al cielo, alla terra, al sole, alla luna, alle stelle e a tutto ciò che di celeste potrebbe essere ricamato su un abito destinato a passare alla storia”.
Maddy
00sabato 10 settembre 2022 20:27
Norman Hartnell butto giù nove bozzetti di base da cui, dopo un consulto con la destinataria, si sarebbe partiti per aggiungere tutto ciò che era necessario. “L'ultimo era il mio preferito”, dice Hartnell nella biografia, "ma naturalmente non ho espresso la mia opinione quando ho presentato i disegni a Sua Maestà”. L’abito del primo schizzo, ispirato a quello indossato dalla regina Vittoria, era molto semplice, in raso bianco brillante, con un ricamo dal motivo a greca appena percettibile lungo il bordo del corpetto e attorno all'orlo della gonna. Il secondo era moderno e slanciato, con ricami in oro e bordato da code di ermellino bianco e nero. Il Terzo era in crinolina di raso bianco con inserti in pizzo d’argento e con cristalli e diamanti ricamati. Il quarto era decorato con motivi di fiori di calle e perle. Il quinto lo aveva preparato nel caso in cui la regina volesse rompere con la tradizione, perché prevedeva anche una nota di colore, dei ricami di violette, rose rosse e spighe di grano realizzate con ametiste, rubini, opali e topazi. Elisabetta sollevò un sopracciglio e disse “il suggerimento del colore non è poi così ammissibile”, ricorda Hartnell. Il sesto modello, sempre in raso bianco, presentava un ricamo di foglie di quercia e ghiande in filo d'argento e cristalli d'argento. La regina sorrise e per la prima volta tirò fuori dal mazzo il foglio per separarlo dagli altri. Il settimo modello era decorato con le rose Tudor d'Inghilterra, realizzate in tessuto dorato imbottito circondato da frange di cristalli dorati. L’ottavo schizzo prevedeva lo stemma della Rosa Tudor e tutti gli altri stemmi che rappresentavano la Gran Bretagna: il cardo scozzese, il trifoglio d'Irlanda e il narciso del Galles, ricamati con piccoli diamanti e cristalli. Alla regina piacque infine questa proposta ma non voleva che somigliasse troppo al suo abito da sposa, e nemmeno che fosse tutto bianco come quello della regina Vittoria, che al momento dell’incoronazione aveva solo 18 anni e non era sposata, mentre lei ne aveva 26 ed era già madre
Maddy
00sabato 10 settembre 2022 20:30
Così, chiese di aggiungere un po’ di colore ai quattro emblemi. Hartnell ridisegnò lo schizzo con le modifiche richieste e si ripresentò alla regina. In quella nuova udienza, Elisabetta prese l'importante decisione di non ignorare tutti gli altri stati che componevano il Regno Unito. Hartnell si ritirò quindi per disegnare un nuovo schizzo. “Si è rivelato più complicato di quanto mi aspettassi”, dice nel libro. “È stato necessario alzare i tre emblemi di Scozia, Irlanda e Galles alla parte superiore della gonna per lasciare spazio nella parte inferiore ai fiori che rappresentavano tutti i paesi del Commonwealth, in una ghirlanda attorno alla rosa Tudor inglese”. Per non sbagliare nulla, Hartnell chiese una consulenza alla massima autorità dell’araldica britannica, Sir George Bellew, il cosiddetto Re d'armi della Giarrettiera, responsabile del collegio araldico del Commonwealth. Bellew gli fornì l’iconografia precisa di ogni simbolo da riprodurre con i ricami, la rosa, il cardo, il trifoglio. E in quel momento lo stilista scoprì che il simbolo del Galles non è il narciso ma il porro. Hartnell era preoccupato, ma poi avrebbe scoperto che persino un ortaggio diventa affascinante se ricamato con i diamanti. Lo staff della sartoria preparò alcuni campioni dei simboli realizzati con i cristalli e filo di seta colorata e un sabato mattina di fine inverno lo stilista e i suoi collaboratori partirono con due auto per raggiungere la regina che si trovava a Sandringham, portando con loro anche degli abiti da farle scegliere per l’imminente tour in Australia. In quella che i Windsor consideravano la “casa per il relax”, tutto si svolse in modo più informale. La regina fece pranzare tutti, poi venne organizzata una minisfilata per gli abiti da scegliere, con un bagno come camerino, e poi Hartnell mostrò alla sovrana il nuovo bozzetto e i campioni montati ben tesi su telai di legno dorato. C’era la rosa dei Tudor in seta rosa pallido, perle, borchie d'oro e d'argento e diamanti rosa. Il cardo di Scozia, in seta color malva e ametiste. Il trifoglio d’Irlanda in seta verde, filo d’oro e d'argento e diamanti. Il famigerato porro del Galles, in seta bianca e diamanti con le foglie in seta verde chiaro. La foglia d'acero del Canada, in seta verde, bordata con filo d'oro e cristalli. La mimosa d’Australia, in seta gialla e verde e filo d’oro. La felce della Nuova Zelanda, in seta verde venata di argento e cristalli. Il fiore della Protea, del Sud Africa, in seta rosa sfumata, filo d'argento e diamanti rosa. Il fiore di loto dell’India, ricamato in madreperla, perle e diamanti. Il grano, la Iuta e il Cotone del Pakistan, indiamanti, cristalli dorati, seta verde, filo d'oro e d'argento. Il loto del Ceylon, diverso da quello indiano, in opali, madreperla, diamanti e seta verde. La regina approvò tutto e chiese solo di rendere meno acceso il verde del trifoglio irlandese che spiccava troppo sugli altri. La lavorazione ebbe inizio impiegando tre sarte, sei ricamatrici e l’intera Royal School of Needlework, alla quale fu affidato tutto il ricamo in filo d'oro. Fu così che dopo otto mesi di lavoro, dopo ore di intricati ricami sulla preziosa seta prodotta alla Lullingstone Silk Farm, la fabbrica più prestigiosa dell’epoca, fondata da Lady Zoe Hart Dykene nel 1930 (oggi non più esistente), l’abito per l'incoronazione di Elisabetta fu pronto. Venne completato con il mantello di velluto cremisi tessuto dalla manifattura tessile di Warners of Braintree, nell’Essex, anche questo usando il filo di seta di Lullingstone, su disegno della sartoria Ede & Ravenscroft di Chancery Lane a Londra. Elisabetta, si sa, non ama gli sprechi. Dopo la solenne incoronazione del 2 giugno 1953 indossò ancora quell’abito varie volte, prima di riporlo nell’armadio. Lo portò con sé anche nel tour in Australia, e poi anche a Ceylon e in Canada. Poi è entrato a far parte dell’archivio storico di Buckingham Palace e oggi viene rispolverato quando deve essere messo in mostra. Solo dopo molto tempo, Elisabetta si è accorta che l’affezionato Normal Hartwell, più grande di lei di 25 anni, intenerito da quella giovane che prendeva sulla testa una corona così pesante e un incarico tanto gravoso, aveva aggiunto un portafortuna segreto: le aveva fatto ricamare con la seta avorio come quella della stoffa, un piccolo quadrifoglio sul lato sinistro della gonna, esattamente all’altezza della sua mano. La regina lo aveva sfiorato per tutto il tempo della cerimonia, senza saperlo. E ha funzionato.
Maddy
00sabato 10 settembre 2022 20:30
L'articolo era un po'.lungo spero che lo abbiate letto con piacere
dalila66
00sabato 10 settembre 2022 22:46
Bellissimo l'abito
Solo. Lei poteva portarlo con quell'eleganza e postura


Lungo si l'articolo ma letto con piacere
Rosalba
00domenica 11 settembre 2022 17:06
L'ho letto con molto piacere.
Rosalba
00domenica 11 settembre 2022 17:15
Ieri sera mentre ero ad Acciaroli in un bar per l'aperitivo prima di andare al ristorante, mi sono accorto che al tavolo a fianco c'erano 3 signori che conversavano amabilmente della monarchia britannica.
Hanno catturato la mia attenzione.
Uno di loro con un accento fortemente inglese, raccontava agli altri due aneddoti legati alla regina e spiegava dettagli molto particolari e tecnici del protocollo.
La mia attenzione allora si è fatta ancora più....attenta ...al punto di chiedere a mio marito di tacere perché altrimenti non avrei sentito tutte le storie...
Questo signore e sua sorella, pare che siano molto addentrati nella nobiltà che fa parte dell'entourage della corona.
Raccontava di una comitiva di una quindicina di amici che si riuniva molto spesso a cui partecipava anche Lady Diana....
Insomma finché questo signore non è andato via io non ho lasciato il bar ....
Ho ascoltato tanti aneddoti simpatici....
Sarà vero?

dalila66
00domenica 11 settembre 2022 17:24
E perché nn dovrebbe essere vero
In Inghilterra la casa reale è come una cosa di famiglia
Maddy
00domenica 11 settembre 2022 23:13
Regina Elisabetta, l'ultimo viaggio: il feretro è a Edimburgo, poi andrà a Londra e infine nella Cappella di San Giorgio
La destinazione finale della salma è il Castello di Windsor, nel Berkshire, dove sarà sepolta insieme al marito, alla sorella e ai genitori



Ansa
Il feretro della regina Elisabetta II sta compiendo l'ultimo viaggio: partita dal castello di Balmoral, in Scozia, la salma è quindi giunta al palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo, residenza reale ufficiale: lunedì verrà quindi trasferito nella vicina cattedrale di St. Giles dove resterà fino a martedì, quando avverrà il trasferimento a Londra. Mercoledì il feretro verrà poi spostato da Buckingham Palace al Parlamento per rimanere esposto pubblicamente fino ai funerali di Stato in programma per il 19 settembre all'abbazia di Westminster.

Regina Elisabetta, applausi della folla all'arrivo del feretro a Edimburgo

La partenza da Balmoral - Il carro funebre è uscito dal cancello principale della residenza - buen retiro favorito per decenni da Elisabetta e dal suo defunto consorte Filippo - salutato da due guardie sull'attenti e ha imboccato il viale per raggiungere la strada principale: al suo interno la bara con i resti mortali della regina era coperta dallo stendardo reale di casa Windsor. Alle spalle del veicolo con il feretro, una Rolls Royce con a bordo la principessa Anna, figlia secondogenita 72enne di Sua Maestà, e il marito, vice ammiraglio Tim Lawrence. Quindi alcune Range Rover di scorta. La Princess Royal, titolo attribuito ad Anna, accompagnerà le spoglie di sua madre per tutto il tragitto fino a Londra.
dalila66
00domenica 11 settembre 2022 23:16
 non doveva fare il giro del regno?
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