00 12/01/2009 23:37
11 gennaio, anno nuovo, si ricomincia! Nel campionato di Seconda Divisione inizia il girone di ritorno e a Como arrivano i bresciani del Rodengo Saiano, appaiati con i lariani al terzo posto in classifica, dietro ad Alessandria e Varese.

Il 2008 si era chiuso con un’importante (e per me inattesa) vittoria ad Ivrea per uno a zero, che aveva interrotto la serie di pareggi un po’ deludenti del Como. Nel frattempo Babbo Natale ha portato due nuovi acquisti: arrivano sul Lario il fantasista Minetti (carriera principalmente in serie B e C1) e il difensore “di categoria” Maggioni, speriamo possano essere elementi utili a migliorare il gioco…

Le feste sono finite con un’abbondante nevicata, ma i teloni del Sinigaglia hanno fatto bene il loro compito; l’unico problema del campo è rappresentato dal ghiaccio, c’è infatti quasi tutta la fascia sotto la tribuna che è di difficile utilizzo (tant’è che il mister del Rodengo avrebbe preferito non giocare la gara).
La giornata tuttavia è molto bella, non c’è una nuvola in cielo, ma fa freddo anche se per fortuna si sente poco la temuta aria del lago! Vado al Sinigaglia insieme a mio papà e saliamo in tribuna, allo stadio ci sarà non più di un migliaio di spettatori, ormai è lo standard casalingo invernale del Como.

I due nuovi acquisti sono messi subito in campo da Mister Cotta, che deve fare a meno (assenza importante) del terzino Franco, squalificato, oltre a Rudi che manca da parecchi mesi. Si gioca col classico 4-4-2 con Malatesta in porta, Balleri, Brioschi, Oscar Brevi e Maggioni in difesa, Minetti, Ezio Brevi, Salvi e Bretti a centrocampo, Facchetti e Guazzo in attacco. Nel Rodengo si conoscono gli ex Lamacchia (portiere in D tre anni fa) e il centravanti Sinato.

La gara inizia e per un po’ non succede nulla, poi dopo una decina di minuti è il Rodengo a farsi vivo: prima Balleri cerca di fare un curioso autogol con un retropassaggio assai rischioso, poi ci sono due conclusioni pericolose degli ospiti, che però non inquadrano la porta. Poco dopo invece un lancio centrale taglia la solita disattenta difesa lariana e ci vuole il solito bravo Malatesta in uscita per evitare il gol. Ancora Malatesta protagonista alla mezz’ora con due buoni interventi su tiri del Rodengo. A fine tempo si fa vedere Sinato, con un dribbling in area evita il nostro portiere, ma il suo tiro è salvato sulla linea da Oscar Brevi e va in corner. Finisce così il primo tempo senza altre emozioni. E il Como? Non pervenuto, come vedete non c’è una sola azione dei lariani!
Le cose però forse vanno bene a Mister Cotta, visto che non ci sono cambi all’intervallo… in effetti se ne possono sostituire solo tre e non quasi tutti come sarebbe stato opportuno!

Il secondo tempo sarà uno dei punti più bassi della storia comasca, un’umiliazione da non credere! Dopo 10 minuti senza emozioni, il Rodengo (bella squadra davvero, molto ordinata e compatta e con le idee chiare) decide di accelerare e passa meritatamente in vantaggio: solito passaggio centrale che taglia come il burro la difesa del Como e Sinato a tu per tu con Malatesta insacca, nonostante il nostro portiere riesca a smorzare la sfera, che si infila lentamente in rete… 0-1. Tre minuti dopo c’è la prima azione comasca (alleluia!): su corner la palla danza in area piccola e nessuno riesce a fare il tap-in da due passi.

Passano altri tre minuti e sulla fascia sinistra se ne va in modo elegante il Rodengo: cross in area, solita difesa lariana, e tap-in di Sinato sul secondo palo per insaccare lo 0-2. Applausi dalla tribuna, anch’io rendo omaggio al bel gol, il Como sta decisamente precipitando nel baratro. Mister Cotta finalmente si accorge che “qualcosina” non va e toglie il neo acquisto Minetti (brutto esordio) per mettere il mediano Lombardi, forse per difendere meglio la sconfitta… ma il tentativo gli va male. Dopo un tiro diagonale di Guazzo salvato quasi sulla linea, al 66° si compie la disfatta: due giocatori del Rodengo fanno quello che vogliono contro cinque lariani (stile statuine del presepe); cross dalla consueta fascia sinistra e ottima girata al volo di Bonomi in area. 0-3, il Como è allo sbando, applausi al Rodengo.
Nuova mossa di Mister Cotta, fuori Bretti e dentro Sehic, ma non succede più nulla perché il Rodengo ha pietà e non infierisce, mentre il Como non riesce a fare due passaggi giusti di fila. Uno spettacolo vergognoso, che l’arbitro prolunga per tre minuti di recupero, poi finalmente fischia: Como 0 – Rodengo 3, disastro!!!

Io e il babbo usciamo insieme a chi non se ne era andato prima della fine, siamo tutti disgustati. Sono troppe le cose che non vanno, nonostante la classifica dica che il Como è ancora in zona playoff. Ma senza gioco, senza idee, senza grinta non si va da nessuna parte, nonostante sia un girone con tasso tecnico scadente. Una vittoria e due pareggi nelle ultime 5 gare casalinghe… anche i numeri dicono che la strada intrapresa è sbagliata.

Intanto passerò per nostalgico, ma ad Alghero Ninni Corda ha fatto il 6° risultato utile consecutivo in 6 gare da allenatore, non male avendo preso in corsa una squadra ultima e staccata in coda alla classifica. Mi piacerebbe riportarlo a Como, insieme ai ragazzi dell’anno scorso, e poi magari rigiocare col Rodengo, per rinfrescare la memoria alla rosa attuale su cosa sia la grinta agonistica, cosa sia lottare su ogni pallone, cosa sia onorare la maglia e rispettare il pubblico. Non so come finirebbe questa partita di fantasia, ma so che ci sarebbe tanto impegno, cosa che quest’anno si vede raramente. E chissà se la dirigenza che ha preso queste decisioni assurde in estate si sta accorgendo della differenza o se fa finta di non vedere, magari ammaliata da una classifica generosa con quanto abbia fatto il Como sino a qua.

Prossimo turno domenica col Mezzocorona in Trentino, poi il 25 gennaio arriva l’Itala San Marco al Sinigaglia. Lo spettacolo non potrà che essere migliore, peggio non è proprio possibile. Alla prossima!


Marcello Spreafico