00 20/03/2006 22:19
Domenica 19 marzo: 28° giornata di serie D, a Como arriva il Calangianus, squadra sarda posizionata nelle zone medio-basse della classifica.
I lariani, reduci dalla vittoria a Cenate, sono lanciatissimi, con 5 vittorie ed un pareggio nelle ultime sei partite: ora il quinto posto sembrerebbe consolidato, l'obiettivo (ambizioso) sta diventando addirittura il terzo ! (il Fanfulla è quarto a +1 e la Tritium è terza a +8, ma sono entrambe in calo e stanno perdendo punti preziosi da qualche settimana).
Con queste premesse all'insegna dell'ottimismo, mi reco al Sinigaglia con un mio amico, aspettandomi dunque un Como tonico e frizzante come sempre, ma ahimè stavolta ci sarà poco da divertirsi...
La giornata è inizialmente nuvolosa (poi spunterà un pallido sole), con temperatura piuttosto fresca; nonostante il mese di marzo stia volgendo ormai al termine, l'inverno lombardo non getta la spugna e persiste ancora, speriamo però per l'ultima volta ! La prossima gara casalinga infatti sarà a inizio aprile, per quella occasione esigo la primavera !
Entriamo in tribuna con venti minuti di anticipo e notiamo come ci sia poco pubblico, sia la curva che la tribuna sono semi-deserte. Tuttavia, col passare dei minuti, ambedue si riempiono, raggiungendo circa la solita quota di spettatori superiore al migliaio di unità in prossimità del calcio di inizio.
Da Calangianus (cittadina nell'entroterra sassarese) presumo ci sia pochissima gente, ho proprio tre o quattro signori dietro di me che sostengono i sardi, ma forse sono gli unici in tutta la tribuna...
Il Como è quasi al completo, la formazione presenta Lamacchia in porta, Castelnuovo, Rudi, Romano e De Stefani in difesa, Guidetti, Monza, Passerini e Gavazzi a centrocampo, Robbiati e Matarrese in attacco. Oltre ai "soliti" Caliari e Pedrocchi, manca anche l'albanese Shala (match winner domenica a Cenate), in quanto è squalificato. Lo vedo infatti accomodarsi dietro la vetrata che conduce alla sala stampa, posizionata a meno di tre metri dalle mie spalle in tribuna.
L'inizio della partita è promettente: dopo cinque minuti Gavazzi serve un invitante pallone filtrante a De Stefani, che crossa in area, ma il suo tiro finisce in corner: l'arbitro accorre ed indica il dischetto del rigore: fallo di mano ! I sardi protestano, c'è stupore sugli spalti: pochi di noi si erano accorti del fallo, ci vorrebbe un replay chiarificatore !
Si presenta sul dischetto bomber Matarrese ed insacca con uno splendido tiro sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere. GOOOOL, Como in vantaggio !!!
Un gol nel primo tempo per i lariani è quasi un evento, forse (visto a posteriori) la gara sarà influenzata negativamente proprio da questo repentino vantaggio. I primi 20 minuti, comunque, trascorrono con brio... Si segnalano una buona azione in velocità tra Robbiati, Castelnuovo e Guidetti con tiro ribattuto dalla difesa ospite, poi un pericolo in area comasca sventato da Lamacchia, ed infine due bei tiri del Como: prima Robbiati stoppa deliziosamente in area e calcia, creando apprensione al portiere sardo, poi, un minuto dopo, è Gavazzi da 25 metri a scaldare le mani all'estremo difensore avversario con un secco tiro rasoterra.
Da qui in poi, però, la partita ha un "black out", il Como si spegne e il Calangianus non ha la convinzione giusta per pareggiare. Il primo tempo se ne va quindi in archivio, con purtroppo anche un infortunio di Castelnuovo (toccato duro da un sardo): dopo meno di mezz'ora il nostro bravo esterno destro è costretto ad uscire, sostituito dal giovane Carrafiello.
Nell'intervallo mi aspetto il consueto secondo tempo arrembante dei lariani, ma, forse per il vantaggio, forse per un po' di stanchezza, la trama della ripresa è decisamente diversa e molto soporifera.
Il protagonista diventa Lamacchia, il nostro portiere, che sventa le (neppure troppo numerose) occasioni pericolose dei sardi. Dopo cinque minuti vola a deviare in corner una punizione assai insidiosa dal limite, poi a metà secondo tempo ribatte un paio di forti tiri scagliari da una ventina di metri. E il Como dov'è ? Non pervenuto, purtroppo... Stranamente i lariani sembrano impacciati, confusi e pasticcioni, il gioco latita e ci sono parecchi passaggi imprecisi. Si nota una mancanza di azioni corali, le rare accellerazioni sono frutto di spunti individuali del sempre generoso Gavazzi o dell'ottimo De Stefani, decisamente il migliore in campo insieme a Lamacchia.
Mister Gattuso, abbastanza a sorpresa, (creando malumore in tribuna) sostituisce Matarrese e Robbiati con Soncini e Cicconi, ma i due nuovi entrati avranno davvero pochi palloni per mettersi in luce.
Tra gli sbadigli ci si avvia al termine: i minuti di recupero sono ancora di "marca Calangianus" con una punizione dal limite parata da Lamacchia, che poi si supera bloccando sulla linea un tocco ravvicinato che pareva destinato ad insaccarsi, proprio all'ultimo minuto. L'arbitro fischia la fine, il Como ha vinto ancora, ma che sofferenza inaspettata !
Adesso mancano sei giornate alla fine del campionato, i lariani sono sempre quinti con ben sei punti di vantaggio sul Seregno, sesto. Playoff quasi assicurati ? Speriamo ! Le distanze dalle due squadre davanti sono invece rimaste invariate, ma domenica tenteremo di ridurle, facendo visita alla Tritium, terza. La prossima gara casalinga è il 2 aprile contro il Caravaggio, ultimo (ma attenzione a non sottovalutarlo, all'andata ci battè !).
Forza Como e alla prossima !!!

Marcello Spreafico