Crociere e ambiente: quelle che toccano più spesso i porti italiani sono le peggiori

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Gaia-77
00venerdì 26 agosto 2022 14:23
NABU: «Le compagnie fanno ancora troppo poco per ridurre il proprio impatto su salute umana, natura e del clima»



Il mercato delle crociere si sta riprendendo rapidamente dopo le restrizioni del Covid-19 e Naturschutzbund Deutschland (NABU), l’ONG tedesca affiliata a BirdLife International, ha pubblicato il decimo rapporto/classifica “Cruise ship ranking 2022” dal quale emerge che «Per allineare il loro modello di business agli interessi della natura, dell’ambiente e della protezione del clima, è decisivo il passaggio a tecnologie emission-free al più tardi entro il 2040». Nella “Roadmap: Climateand environmentally friendly cruise” invita le compagnie del settore crocieristico a «Impegnarsi in modo chiaro per gli obiettivi climatici di Parigi e ad operare in modo completamente climate-neutral nel 2040. Per questo è necessario sviluppare una chiara strategia climatica con traguardi, obiettivi di riduzione e misure adeguate fino al 2040 per ogni azienda, in numeri assoluti e non in valori per persona/notte, e iniziare ad implementarla».

Misure che secondo l’ONG tedesca «Devono comprendere anche la flotta esistente e comprendere, ad esempio, il retrofitting con tecnologie di efficienza per l’intera flotta o, se necessario, la demolizione di navi vecchie e inefficienti. Allo stesso tempo, devono essere ridotte le emissioni di inquinanti atmosferici con i loro effetti negativi sulle persone e sulla natura. La maggior parte delle tecnologie riduce sia le emissioni di gas serra che di inquinanti atmosferici. L’obiettivo è quindi uno shipping emission-free».

In Italia il rapporto è stato rilanciato da Cittadini per l’Aria che collabora co NABU nell’ambito della campagna “Facciamo respirare il Mediterraneo” che punta aottenere l’adozione di un’Area a Basse Emissioni navali nel Mediterraneo. L’associazione italiane evidenzia che la classid fica NABU indica che «Le compagnie di crociere stiano facendo troppo poco, o a volte nulla, per proteggere l’ambiente, la salute e il clima dall’impatto della loro attività».

La classifica di NABU, valuta le misure implementate da 19 compagnie di navigazione e Cittadini per l’Aria fa notare che «Per 17 indici di merito ambientale riferiti alle possibili azioni, la prima classificata, Hurtigruten Norvegia, ha totalizzato solo la metà dei punti ottenibili a dimostrazione dello scarso impegno dell’intero settore» che, secondo NABU «Sta facendo principalmente promesse e annunci, e non politiche ambientali davvero concrete e decise».

Sönke Diesener di NABU ha commentato: «Nel decimo anno del nostro Cruise Ranking, i risultati mostrano ancora una volta che la protezione di ambiente e clima non sono la priorità per le compagnie da crociera. L’olio combustibile pesante continua ad essere il carburante usato dalla maggior parte della flotta esistente. Per questo motivo occorre pianificare subito l’eliminazione dell’olio combustibile pesante e la riduzione a zero delle emissioni per le navi da crociera di nuova costruzione; le compagnie dimostrino che gli annunci per un futuro climaticamente neutro per il trasporto marittimo da crociera sono effettivi».

La maggior parte delle compagnie di crociera si è data una strategia climatica e si impegna a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di tici di Parigi. Le compagnie prime classificate iniziano a utilizzare tecnologie moderne come batterie e celle a combustibile, «Anche se – fanno notare a Cittadini per l’Aria – per il momento vengono sfruttate solo in maniera aggiuntiva all’ancora presente motore a combustione. Infatti, il combustibile pesante continua a dominare il mercato e gli ordini futuri presentano ancora quasi esclusivamente navi a GNL (gas naturale liquefatto), un diverso fossile il cui impiego sottrarrà energie e fondi all’impegno per lo sviluppo di una nuova industria navale davvero pulita. Nonostante sempre più navi siano in grado di utilizzare l’alimentazione a terra, l’effettivo utilizzo di questa è ancora molto basso».

Per spingere l’abolizione dell’uso dell’olio pesante (HFO), NABU ha appena lanciato una raccolta firme – che ha già avuo oltre 12.500 adesioni – che consente ai cittadini di inviare alle maggiori compagnie di crociera la richiesta di interrompere subito l’utilizzo dell’olio combustibile pesante passando a carburanti meno inquinanti.

La scelta di una vacanza in crociera si associa spesso all’utilizzo di voli aerei di lunga tratta per raggiungere i porti, aggravando così l’impronta ambientale di questo tipo di vacanze che, normalmente, come nel caso del Mediterraneo, si svolgono in regioni particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici, peggiorandone la situazione. È costante e fondata la preoccupazione degli abitanti delle città portuali italiane soggetti all’impatto dei fumi che esalano dai camini delle navi a pochi metri dalle loro finestre.

La presidente di Cittadini per l’aria, Anna Gerometta, conclude: «Le compagnie che più spesso toccano i porti italiani e che non è raro bussino alla porta dei nostri governi per ottenere azioni in loro favore, come MSC e Costa Crociere, si trovano nella seconda metà – la peggiore – della classifica evidenziando come alle pretese di supporto non equivalga un impegno adeguato di ridurne l’impatto nei nostri porti e nel nostro mare. Mentre nel Nord Europa c’è chi, come la Norvegia, ha già deciso di vietare di navigazione nei propri mari alle navi inquinanti, riservandola alle navi a emissioni zero, ancora pochi segnali giungono dall’Italia perché questo settore sia assoggettato a regole più stringenti nei porti e nel nostro mare. E’ importante fare passi avanti al più presto iniziando da un divieto generale sull’uso dell’olio combustibile pesante, l’uso obbligatorio di elettricità a terra, una quota di e-fuel, nonché requisiti di efficienza più rigorosi e la designazione su larga scala di aree a zero e basse emissioni in mare».

https://greenreport.it/news/inquinamenti/crociere-e-ambiente-quelle-che-toccano-piu-spesso-i-porti-italiani-sono-le-peggiori/
dalila66
00venerdì 26 agosto 2022 15:47
Ci sono in giro molte navi di vecchia generazione ecco il. Problema

Se anche venissero fermate le nuove non penso che riuscirebbero a coprire tutti gli itinerari
X non dire nulla sui costi
Nancy71
00venerdì 26 agosto 2022 22:23
Bisognerebbe sicuramente ammodernare le flotte, ma forse nel farlo bisognerebbe ripensare anche al tipo di navi da costruire, perché sono tantissimi i porti nei quali possono attraccare solo le navi medie e piccole.
Gaia-77
00venerdì 26 agosto 2022 23:40
Re:
Nancy71 (ZfuI220218), 26/08/2022 22:23:

Bisognerebbe sicuramente ammodernare le flotte, ma forse nel farlo bisognerebbe ripensare anche al tipo di navi da costruire, perché sono tantissimi i porti nei quali possono attraccare solo le navi medie e piccole.



Concordo.  Ormai le ultime navi sono colossi
Rosalba
00sabato 27 agosto 2022 08:09
Credo che l'ammodernamento delle flotte abbia costi eccessivi rispetto alla costruzione di nuove navi.
Se costruissero navi più piccole non si dispiacerebbe nessuno.
Maddy
00sabato 27 agosto 2022 08:58
Personalmente preferisco le navi più piccole ...poi piccole si fa per dire 😂.

Dei paesini nella mia zona hanno meno abitanti!
dalila66
00domenica 28 agosto 2022 22:43
Rosalba (1fEj210315), 27/08/2022 08:09:

Credo che l'ammodernamento delle flotte abbia costi eccessivi rispetto alla costruzione di nuove navi.
Se costruissero navi più piccole non si dispiacerebbe nessuno.

Penso anch'io la, stessa cosa
dalila66
00domenica 28 agosto 2022 22:45
Maddy (DUTH210503), 27/08/2022 08:58:

Personalmente preferisco le navi più piccole ...poi piccole si fa per dire 😂.

Dei paesini nella mia zona hanno meno abitanti!

Ormai queste nuove navi sono Coe grandi città galleggianti
Stanno perdendo il fascino delle crociere
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:08.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com