COMUNICATO STAMPA
La pandemia continua a condizionare l'attività del settore passeggeri. Ecco come si sta comportando la compagnia genovese Genova - Per un marchio che riparte un altro che decide di attendere per rimettersi in moto. Questo in sintesi lo stato del gruppo Costa in questi ultimi giorni di marzo. Ricordiamo che Costa gestisce all’interno di Carnival Corporation & Plc. i marchi
Costa Crociere ed AIDA Kreuzfahrten. Quest’ultima ha ripreso a navigare con passeggeri paganti sabato scorso alle Canarie con AIDAperla. Le crociere nell’arcipelago spagnolo erano state bruscamente interrotte a dicembre dopo l’attacco informatico subito dai sistemi della compagnia. Inoltre
le restrizione imposte dal governo tedesco avevano sconsigliato un rapido riavvio nel 2021. Questi viaggi settimanali prevedono l’imbarco a Gran Canaria e dopo un giorno di navigazione, scali a La Palma, Santa Cruz de Tenerife (con overnight), Fuerteventura e Lanzarote prima del rientro all’home port. Sono previsti fino alle metà di maggio e i rigidi protocolli di sicurezza prevedono un tampone obbligatorio prima dell’imbarco sull’aereo (i viaggi includono anche il volo gestito dalla compagnia) e la riduzione della capacità della nave al 50% (aumentabile in seguito al 60%). Il primo viaggio dello scorso
20 maggio ha visto all’imbarco circa 800 turisti su una capacità su base doppia della nave di 3.286 ospiti.
Le altre crociere di AIDA per ora sono tutte cancellate con le navi in sosta inoperosa, ma due di queste (AIDAprima ed AIDAvita) hanno ufficialmente inaugurato il nuovo Terminal Crociere di Dubai con una sosta test in vista della prossima stagione che vedrà questa nuova struttura
(situata tra le isole di Bluewaters e The Palm Jumeirah) la base delle attività di Carnival Corporation nel Golfo Persico.
Costa Crociere invece ha scelto di attendere ancora prima di riprendere l’attività spostando la ripartenza con Costa Smeralda da sabato prossimo (27 marzo) al primo maggio nella speranza che la situazione epidemiologica italiana sia migliorata. Questo perché, con zone rosse e regioni che cambiano colore ogni settimana, non consentirebbero alla compagnia genovese di offrire una esperienza di vacanza adeguata, soprattutto per quanto riguarda le escursioni. Infatti ad oggi l’itinerario tutto italiano previsto con soste a Savona, La Spezia, Civitavecchia, Napoli, Messina e Cagliari non permetterebbe agli ospiti di scendere in escursione in nessuna destinazione, sia nell’itinerario lungo di una settimana che in quelli brevi di 3/4 giorni. Ma perché invece MSC Crociere naviga? La riposta più logica è che la compagnia di Aponte ha ripreso a gennaio quando la situazione sanitaria era migliore e quindi ha già una nave operativa, mentre Costa dovrebbe riavviarla proprio durante la terza ondata: tanto vale attendere
un miglioramento (auspicabile a maggio). Inoltre MSC nel suo itinerario ha La Valletta che permette sempre la discesa a terra, quindi questo garantisce ai suoi ospiti la possibilità di escursioni a terra ogni settimana. Costa Crociere inoltre ha comunicato che nella speranza che gradualmente si riaprano al traffico gli altri porti mediterranei, “Smeralda” dovrebbe riprendere l’itinerario internazionale con Marsiglia, Barcellona e Palma di Majorca il 12 giugno. Inoltre in Adriatico la ripartenza di Costa Luminosa da Trieste e Bari verso la Grecia è stata spostata al 16 maggio. C’è da chiedersi come mai la compagnia tenga ancora in naftalina Costa Firenze: la novità della nave garantirebbe sicuramente una domanda maggiore soprattutto tra gli affezionati del marchio pronti a tutto per provare un’unità che in autunno lascerà il Mediterraneo per approdare in Cina, mercato per cui è stata concepita. Il suo home port dovrebbe essere Genova, ma ad oggi si trova in disarmo tiepido a Civitavecchia.
https://www.themeditelegraph.com/it/shipping/cruise-and-ferries/2021/03/27/news/il-gruppo-costa-crociere-fra-rinvii-e-partenze-analisi-1.40079727