Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, cosa accadde nell'incidente

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2022 22:17
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 15:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, cosa accadde nell'incidente.

Dieci anni fa una serie di valutazioni e di manovre sbagliate dal comandante Schettino e dal suo equipaggio portarono alla collisione della nave con gli scogli e al suo affondamento. Nella tragedia persero la vita 32 persone, tra passeggeri ed equipaggio. Ecco il racconto degli eventi delle ore di quella notte fino alle decisioni prese nei giorni successivi

Sono passati dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, la nave da crociera che il 13 gennaio 2012 urtò le Scole, un gruppo di scogli vicino all'Isola del Giglio, riportando un grosso squarcio lungo circa 70 metri sul lato sinistro. Dopo l'impatto, la navigazione si interruppe bruscamente, sbandando, e la nave si incagliò sul fondale, fino ad affondare parzialmente. La situazione fu aggravata dal forte ritardo con cui fu lanciato l'allarme. Nel naufragio morirono 32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio, e altre 157 rimasero ferite. Francesco Schettino, comandante della nave, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, che sta scontando nel carcere di Rebibbia, a Roma. Dai primi minuti dopo l'incidente agli avvenimenti successivi, ecco cosa accadde dieci anni fa in uno dei più grandi naufragi della storia italiana

Il cosidetto "inchino" e l'impatto con gli scogli VEDI ANCHE Dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, di proprietà della Costa Crociere, salpò dal porto di Civitavecchia nel tardo pomeriggio del 13 gennaio 2012 e si diresse verso Savona per l'ultima tappa della crociera "Profumo d'agrumi". Aveva 4.229 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio. Poco dopo le 21, la nave lasciò la rotta predefinita per avvicinarsi all'Isola del Giglio ed effettuare il cosiddetto "inchino", una serie di manovre che vengono compiute nelle vicinanze di insediamenti costieri per salutare chi guarda dalla terraferma. Non si trattava di un evento eccezionale: l'inchino, come sottolineò l'allora ministro dell'Ambiente Corrado Clini, era una consuetudine della tradizione marinara, anche se molto pericolosa. Quella sera, alcune valutazioni e manovre sbagliate dal comandante Schettino e dal suo equipaggio portarono alla collisione con gli scogli e al naufragio. Alle 21:45 la nave urtò il più piccolo degli scogli delle Scole, a 96 metri dalla riva dell'Isola del Giglio.


Il mancato allarme e le rassicurazioni LEGGI ANCHE Dieci anni dal naufragio della Concordia, chi erano le 32 vittime La Costa Concordia a quel punto subì un brusco rallentamento e iniziò a imbarcare acqua, che subito mise fuori uso i motori elettrici principali e i generatori, causando un blackout. Nel frattempo, i passeggeri allarmati si recarono ai punti di ritrovo. Il blackout gettò molti nel panico, ma dopo pochi minuti dagli altoparlanti arrivarono le prime rassicurazioni: lo staff comunicava c'era stato un problema tecnico e gli addetti stavano lavorando per risolverlo. Nessuno fece riferimento alla falla e all'allagamento. Dopo quasi un'ora, alle 22:20 circa, fu attivato il generatore d'emergenza e fu detto ai passeggeri di ritornare nelle cabine.
Le comunicazioni con la Capitaneria VEDI ANCHE Costa Concordia, la telefonata De Falco-Schettino: "Vada a bordo, c.." Verso le 22, la Costa Concordia fu contattata dalla Capitaneria di porto di Civitavecchia, che chiedeva informazioni sullo stato della nave. Fu richiesto l'invio di un rimorchiatore, dicendo che era in corso un blackout. La nave non nominò né la falla né l'allagamento. Pochi minuti dopo, alle 22:09, la Concordia venne contattata anche dal Circomare di Porto Santo Stefano, cui fu sempre risposto che era in corso un blackout. Dopo circa mezz'ora dall'urto, la Capitaneria di porto di Livorno chiamò la Costa Concordia per assicurarsi dello stato dell'imbarcazione. La nave ammise di avere qualche difficoltà risolvibile in breve tempo. Solo alle 22:25 Schettino riferì della falla alla Capitaneria di Livorno. Il capitano chiese l'invio di rimorchiatori, sostenendo che tutti i passeggeri avevano indossato i giubbotti salvagente. Al contrario, l'ordine di indossare i giubbotti di salvataggio e di dirigersi alle cosiddette "muster station", cioè i punti di raccolta, arrivò solo tre quarti d'ora dopo l'impatto, alle 22:33. L'ordine di abbandonare la nave arrivò solo alle 22:54.

I primi soccorsi VEDI ANCHE Costa Concordia, l'ex comandante Schettino dal naufragio a oggi Subito dopo aver appreso della falla, la Capitaneria di Livorno, su ordine del capitano Gregorio de Falco, dispose il dirottamento sul luogo di tutte le navi presenti in zona per aiutare con i soccorsi. Nel frattempo, la nave iniziò a inclinarsi verso destra. Le prime lance di salvataggio, cariche di passeggeri, furono calate in mare alle 22:47, ma il loro movimento accentuò lo sbandamento della nave. Alle 23:15 la nave cominciò a inclinarsi fino ad adagiarsi definitivamente sul fianco di destra. Anche il generatore d'emergenza saltò, lasciando al buio i passeggeri rimasti a bordo. I passeggeri di Costa Concordia sono stati evacuati per la maggior parte dall'equipaggio mediante le lance, e per il resto da imbarcazioni civili, tra cui il traghetto Aegilium della Toremar, presente nel porto dell'isola, e mezzi di soccorso della Guardia costiera, dei Vigili del fuoco, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia di Stato e dell'Aeronautica Militare. I primi soccorsi a terra sono stati portati dalla popolazione dell'Isola del Giglio, che spontaneamente si è messa a disposizione con la messa in mare di alcune barche e l'assistenza alle persone che raggiungevano la riva con i mezzi di salvataggio della nave. Un primo punto di raccolta dei naufraghi fu allestito nella chiesa della Madonna del Giglio, altri nelle scuole, nei negozi e negli alberghi, oltre che nelle stesse case dei gigliesi.

Il comandante Schettino abbandona la nave LEGGI ANCHE Concordia, passeggero risarcito con oltre 90mila euro per lo stress Il codice di navigazione prevede che il comandante della nave scenda sempre per ultimo dall'imbarcazione, se questa è in avaria, e punisce chi viola le regole con reclusione. In quell'occasione Schettino venne meno al suo dovere: mise piede a terra quando ancora la maggior parte delle persone era a bordo, alle 23:19, e si rifiutò di tornare a bordo. Non ci tornò nemmeno quando Gregorio De Falco, allora comandante della Capitaneria di Livorno, lo invitò esplicitamente a farlo. L'episodio è diventato molto famoso perché fu diffuso l'audio della chiamata tra i due risalente a quella notte. Nella conversazione si sente Schettino dire, mentendo, che sta coordinando da una lancia i soccorsi. De Falco dice: “Adesso lei va lì con la sua scialuppa, sotto la prua della nave lato dritto c'è una biscaglina (una scaletta di corda), lei sale su quella biscaglina e va a bordo della nave e mi riporta quante persone ci sono. Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognoso bisognose di assistenza e mi dice il numero di tutte queste categorie”. Come si accerterà dalla testimonianza di Roberto Galli, Comandante della Polizia Municipale dell'Isola del Giglio, prima delle 00:42 Schettino era già a terra, sugli scogli, e non era impegnato in nessun soccorso.


I soccorsi continuarono tutta la notte LEGGI ANCHE Naufragio Costa Concordia, il racconto dei passeggeri Le operazioni di soccorso andarono avanti per svariate ore durante quella notte e non furono semplici. Il ritardo con cui fu dato il segnale d'allarme e il progressivo affondamento della nave da crociera, che arrivò a inclinarsi quasi a 90 ° verso destra, resero alcune scialuppe inutilizzabili. Le persone si buttavano direttamente in mare per cercare di salvarsi e alcune finirono risucchiate dal gorgo della nave che si inclinava. Altre rimasero intrappolate nei corridoi e nei vani ascensori ormai invasi dall’acqua. Le lance, dopo aver messo a terra i passeggeri nel vicino porto e imbarcato alcuni gigliesi giunti per dare aiuto, tra cui il vicesindaco Mario Pellegrini salito sulla nave per dare assistenza, tornarono verso la nave. Sul lato che stava affondando c'erano passeggeri che saltavano a bordo delle scialuppe direttamente dal ponte 3, ormai quasi al livello del mare. Altri, sul lato di sinistra, usavano la scaletta di corda per camminare sullo scafo e arrivare alle imbarcazioni. Verso le 3 del mattino erano almeno un centinaio i passeggeri ancora a bordo dell'imbarcazione, con l'acqua che progressivamente invadeva gli ambienti. Molti passeggeri tratti in salvo vennero portati a Porto Santo Stefano, dove nel frattempo era arrivato anche il direttore della Costa Crociere, Gianni Onorato.

La mattina dopo: gli ultimi superstiti VEDI ANCHE Concordia, testimone: scene difficili da dimenticare Le operazioni di soccorso nella notte tra il 13 e il 14 gennaio portarono al salvataggio di 3.188 passeggeri e 1.006 membri dell'equipaggio. Mancavano all’appello 35 persone. Già nella notte, in mare furono recuperati tre corpi. Nella mattina del 14 gennaio ebbero inizio le operazioni di ricerca dei dispersi a bordo del relitto, che ormai era semisommerso. Gli ultimi ad essere salvati furono una coppia di passeggeri coreani intorno alla mezzanotte del 14 gennaio, circa 24 ore dopo il naufragio: erano rimasti bloccati in una cabina al ponte 8. Tra le 7 e le 8 del mattino del 15 gennaio fu individuato un terzo superstite, il capo commissario di bordo Manrico Giampedroni, che era bloccato sul ponte 3 della nave da crociera. Era rimasto bloccato per oltre un giorno a causa di una gamba rotta e con una parte del corpo sommersa dall'acqua. L'uomo fu portato in salvo verso le 12:00 del 15 gennaio. Giampedroni è stata l'ultima persona trovata viva nel relitto.


Le vittime VEDI ANCHE Processo Concordia, l'audio dell'annuncio dopo l'impatto Nel naufragio morirono 32 persone. L'ultimo corpo ritrovato fu quello di Russel Rebello, un cameriere indiano nato a Mumbai che faceva parte dell'equipaggio della Costa Concordia. I suoi resti vennero scoperti il 3 novembre 2014 all'interno di una cabina del ponte 8 che si era deformata nell'impatto con il fondale. La vittima più giovane della tragedia si chiamava Dayana Arlotti e aveva 5 anni. Era in vacanza con suo padre Williams, anche lui morto nella tragedia. La bambina non aveva trovato posto sulle scialuppe perché a causa del panico tutti i protocolli saltarono e non venne rispettato l'ordine di imbarco prioritario. Quella notte morirono anche Elisabeth Bauer, Michael Blemand, Tomás Alberto Costilla Mendoza, Maria D'Introno, Sándor Fehér, Horst Galle, Christina Mathilde Ganz, Norbert Josef Ganz, Giuseppe Girolamo, Jeanne Yvonne Gregoire, Pierre André Émile Gregoire, Gabriele Maria Grube, Guillermo Gual Buades, Barbara Ann Heil, Gerald Frank Heil, Egon Martin Hoer, Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler, Giovanni Masia, Jean Pierre Micheaud, Margarethe Neth, Inge Schall, Johanna Margrit Schroeter, Francis Servel, Erika Fani Soria Molina, Siglinde Stumpf, Maria Grazia Trecarichi, Luisa Antonia Virzì, Brunhild Werp, Josef Werp.

Il rischio di disastro ambientale VEDI ANCHE Costa Concordia, nave spostata di 30 metri: timelapse. VIDEO Nei giorni successivi al naufragio le autorità iniziano a preoccuparsi anche dello svuotamento dei serbatoi della nave, dove c'erano 2.400 tonnellate di carburante che rischiavano di causare un ulteriore disastro ambientale. Prima di pensare al recupero del relitto bisognava quindi svuotare i serbatoi senza far fuoriuscire l'olio combustibile. Lo svuotamento ha avuto inizio verso la fine di gennaio e le operazioni sono terminate due mesi dopo, il 24 marzo. L'operazione venne affidata all'associazione di imprese Neri e Smit, che dopo le fasi preparatorie diede ufficialmente il via al pompaggio. In via precauzionale il tratto di mare circostante venne attrezzato con delle panne assorbenti antinquinamento.

La rimozione della nave VEDI ANCHE Sky TG24, immagini esclusive della Concordia dopo il rigalleggiamento Le operazioni di rimozione e smaltimento del relitto hanno richiesto diversi anni di lavoro. Tra le fasi più delicate c'è stata quella del “raddrizzamento” della nave, iniziata il 16 dicembre 2013 e terminata dopo 19 ore di lavoro. Il raddrizzamento fu seguito dall'operazione di “refloating” ovvero la riemersione del relitto. La Concordia tornò a galleggiare il 14 luglio del 2014. La nave era stata sollevata e spostata di una trentina di metri grazie a una serie di cassoni applicati lungo i fianchi. Il 23 luglio la nave ha iniziato il suo ultimo viaggio grazie a due rimorchiatori in direzione di Genova, dove è poi avvenuta la demolizione. Le operazioni di smaltimento si sono concluse tre anni dopo, a luglio del 2017.

Le vicende giudiziarie VEDI ANCHE Costa Concordia, scatola nera: la voce di Schettino Le indagini giudiziarie sulla tragedia furono avviate subito dopo l'incidente. Al termine delle indagini la procura di Grosseto chiese di procedere contro 12 indagati. A seguito di patteggiamenti, l'unico imputato rimase il comandante Schettino. Il 1° febbraio del 2015 venne condannato in primo grado a 16 anni, sentenza poi confermata dalla Corte d'Appello di Firenze il 31 maggio 2016 e in via definitiva dalla Cassazione il 12 maggio 2017 per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave. Il comandante è stato anche interdetto per sempre dai pubblici uffici. Oggi Schettino sta scontando la sua pena nel carcere di Rebibbia a Roma, dove è andato a costituirsi dopo la condanna in terzo grado.

https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/costa-concordia-incidente-video
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 15:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

lunghissimo articolo che vale la pena leggere e aprire il link che contine sia l'articolo che dei video  di tutta la tragedia
ONLINE
Post: 19.501
Sesso: Maschile
Moderatore
13/01/2022 15:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

sono passati già 10 anni da quel bruttissimo giorno di storia
ONLINE
Post: 19.501
Sesso: Maschile
Moderatore
13/01/2022 15:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Una preghiera per le vittime 💔
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 21:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ci pensavo oggi sono passati 10 anni ma il ricordo è ancora vivo 

me lo rcordo molto bene  
andai al Giglio qualche settimana dopo e vi assicura che era da rabbrividire vedrela nave cosi vicino alla  costa  e pensare che c'eran state vittime 
tutto cosi assudo!
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 21:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ancora oggi quand vedo quelle immagine miviene la pelle d'oca 
vederle dal vivo è tutta un altra cosa ve lo assicuro 
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 21:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

oggi anche in tv tanti reportage su quella tragedia 
i gigliesi non sono cintenti di questo clamore 
ho sentito che non ci saranno più neiprossimi anniversari manifestazioni cosi pubbliche ma saranno solo private 

 ma da crocierista quale sono non dimenticherò mai  questa data e questa tragedia 
ONLINE
Post: 19.501
Sesso: Maschile
Moderatore
13/01/2022 21:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

dalila66, 13/01/2022 21:27:

oggi anche in tv tanti reportage su quella tragedia 
i gigliesi non sono cintenti di questo clamore 
ho sentito che non ci saranno più neiprossimi anniversari manifestazioni cosi pubbliche ma saranno solo private 

 ma da crocierista quale sono non dimenticherò mai  questa data e questa tragedia 

Nelle interviste che ho sentito oggi non ce ne era uno di un abitante che era contrario a queste manifestazioni ..In fin dei conti è una volta all'anno !
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 21:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
Maddy (DUTH210503), 13/01/2022 21:54:

Nelle interviste che ho sentito oggi non ce ne era uno di un abitante che era contrario a queste manifestazioni ..In fin dei conti è una volta all'anno !




le ho sentite anch'io queste intervesti erano su tutti programmi sia Rai i che  Mesiaset 
questa cosa dell'ultimamanifestazione pubblica l'ho sentita sulla rai 3 regionale al tg della 19,30 

vedremo !
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 22:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

sinceramente penso che quest'anno visto che era il decennale della tragedia hanno voluto fare una cosa un pò più grande 
al Tg3 hanno intervistato anche alcuni suoersisti che sono ritornati adesso dopo 10 anni dei cinesi e altri stranieri
forse era riferito a questo 
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 22:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

l'ho scritto prima 
non si può dimenticareuna tragedia cosi grande 
è inevitabile ogni anno dare notizia x il ricordodi ciò che è successo
ONLINE
Post: 19.501
Sesso: Maschile
Moderatore
13/01/2022 22:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

dalila66, 13/01/2022 22:02:

l'ho scritto prima 
non si può dimenticareuna tragedia cosi grande 
è inevitabile ogni anno dare notizia x il ricordodi ciò che è successo

È comunque un evento che resterà nella storia dell'isola e tutti ricorderanno la grande generosità degli abitanti del Giglio
OFFLINE
Post: 37.328
Sesso: Femminile
Moderatore
Sez.Benvenuti,Info & Consigli
13/01/2022 22:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
Maddy (DUTH210503), 13/01/2022 22:11:

È comunque un evento che resterà nella storia dell'isola e tutti ricorderanno la grande generosità degli abitanti del Giglio

[/POSTQUOTE

della generosità dei gigliesi nesusno se ne dimenticherà mai 
come non si dimenticherà mai la tragedia della Concordia 
verrà ricordata sempre come quella del Titanic 
forse questà è ancora più grande perche assurda 
come assudo il motivo x cui è successo 
come assurdo il comportamento del comandante 
 tutto è assurdo in questa storia 
eppure è successoanche se sono passati 10 anni 
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
Torna su