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Il racconto della prof.Florimbii di Bologna: "Imbarcavano turisti anche se c'era un focolaio a bordo. Per tornare a casa mille euro di ambulanza". La

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2022 16:00
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10/01/2022 10:03
 
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Un’agognata crociera in mezzo al Mediterraneo che si trasforma ben presto in “un’odissea” infarcita di tamponi positivi, quarantene e, dulcis in fundo, di un salatissimo rientro (che, assicura però Costa Crociere, verrà rimborsato). È la disavventura denunciata da Francesca Florimbii, docente di Filologia della letteratura italiana presso l’Università di Bologna. “È stato un incubo, veramente un incubo – racconta al telefono mentre un’ambulanza la riporta a casa a sue spese, nonostante non abbia alcun sintomo – se avessi saputo quale sarebbe stata la situazione a bordo non sarei mai salita su quella nave”.
Ma andiamo con ordine. Florimbii si imbarca sulla Costa Luminosa il 30 dicembre in compagnia del marito e del figlio. Partenza da Savona, tappe a Marsiglia, Valencia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo, Civitavecchia per poi tornare nuovamente nel porto ligure. Sulla carta, una decina di giorni di relax perfesteggiare il nuovo anno. “Io ho fatto tutte e tre le vaccinazioni – racconta la professoressa – e la settimana prima di Natale mi sono sottoposta a diversi tamponi. Anche prima di salire ci hanno fatto un test, ripetuto poi anche il primo gennaio. Tutti negativi: quando ho messo piede in cabina, insomma, ero sana come un pesce”.

Già il 31 dicembre, però, iniziano le brutte sorprese. “Il giorno successivo l’imbarco Costa ha sospeso tutte le attività di intrattenimento. Ufficialmente soltanto per precauzione, ma in realtà sospettiamo che a bordo ci fossero già diversi contagiati”. Il 5 gennaio, poi, il nuovo giro di tamponi rivela la positività della stessa Florimbii. “Nonostante fossimo stati assieme fino a quel momento, nel cuore della notte mi hanno costretto a cambiare stanza separandomi da mio marito e mio figlio, ancora negativi. Ho chiesto e ottenuto di stare almeno in una matrimoniale con il bambino, che ha quattro anni e mezzo. L’intero ponte 8 era destinato ai contagiati o ai contatti stretti, saranno state decine e decine di persone. E la cosa sconcertante è che, nonostante a bordo ci fosse un focolaio, Costa ha continuato ad imbarcare turisti ad ogni tappa come se nulla fosse”.

Non è tutto. Questa mattina, una volta
rientrata nel porto di Savona, Florimbii si è vista prelevare mille euro dalla carta di credito per il rientro a Bologna. “Mi hanno fatto scendere in ascensore con mio marito e mio figlio ma poi non ci hanno concesso di tornare tutti assieme in macchina, scortandomi invece verso l’ambulanza. E quel che è peggio è che non hanno fornito nessun documento che attesti la mia quarantena. Non solo: la fattura dell’ambulanza è intestata a Costa e il prelievo dalla mia carta di credito ha come causale un generico “altri servizi”.
L’assicurazione mi ha già detto che senza certificato non rimborsa nulla. Insomma: non rivedrò mai quei mille euro, a meno di non andare per vie legali. È intanto loro continuano a imbarcare turisti sulle crociere. Poco male se la gente si ammala a bordo”.
La replica: "Legge rispettata, sarà rimborsata"
Da parta sua, Costa Crociere specifica che "in caso vengano identificati eventuali casi positivi, i protocolli prevedono il loro isolamento a bordo e il successivo sbarco nel porto di provenienza per il rientro adomicilio con trasporto protetto, secondo le indicazioni e in accordo con le autorità sanitarie. In questo modo la crociera può proseguire regolarmente. È quello che accaduto ad esempio nella crociera di Costa Luminosa, dove sono stati identificati a seguito dei test di metà crociera un numero esiguo di ospiti positivi e asintomatici. Secondo le procedure stabilite, il personale medico della nave ha informato l’autorità sanitaria di terra che ha disposto che la signora dovesse rientrare a domicilio con trasporto protetto. L’ospite è stata quindi informata dal personale ed è stato organizzato per lei un trasporto con ambulanza dal porto di Savona alla sua abitazione.
Contestualmente, l’assicurazione – di cui l’ospite disponeva per la crociera in essere - è stata debitamente informata dal personale della Compagnia. Da prassi l’assicurazione rimborserà l’intero importo anticipato dalla Signora per il trasporto previa presentazione della comunicazione di positività e della fattura già in possesso dell’ospite".

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2022/01/08/news/la_mia_crociera_diventata_un_incubo_ecco_cosa_e_successo_sulla_nave_costa_luminosa_-333082810/
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