Madrid – Le navi da crociera potrebbero tornare a Cuba già l’anno prossimo grazie al cambio di amministrazione negli Stati Uniti e alla sconfitta di Donald Trump.
“Cuba è stata una parte molto importante dei nostri itinerari”, ha detto Tom McAlpin, presidente e CEO di Virgin Voyages, parlando all’International Cruise Summit di Madrid.
“Ci auguriamo che, con la nuova amministrazione, il mercato cubano possa nuovamente aprirsi. È stato un mercato molto positivo per la nostra industria: davvero non vediamo l’ora di tornare a Cuba“.
McAlpin ha aggiunto che Cuba sarebbe “una destinazione ideale vicino a casa per crociere con base fuori dalla Florida”.
“Nel breve periodo, prima che sia distribuito su larga scala un vaccino, penso che ci sarà un cambiamento nella domanda e che saranno privilegiati porti vicino a casa“, ha detto McAlpin. “Le cose cambiano. Quando un porto chiude, altri si aprono. Noi siamo ottimisti su Cuba. Penso che sia una grande opportunità per l’intero settore”.
Le crociere a Cuba con partenza dagli Stati Uniti erano state autorizzate nel 2016 dopo un’assenza di 57 anni, prima di essere vietate dall’amministrazione Trump l’anno scorso.
Secondo Michael Bayley, presidente e CEO di Royal Caribbean International, anche le isole private avranno un ruolo fondamentale nel riavvio delle operazioni di crociera.
“Che si tratti di una delle isole di Royal Caribbean (Perfect Day o Labadee) o di uno dei nostri concorrenti, penso che una delle bellezze di una destinazione privata sia la bolla di sicurezza che è in grado di offrire. Possiamo testare tutti i dipendenti; possiamo mettere in quarantena le persone prima che si arrivino sull’isola – i nostri dipendenti vivono lì – e possiamo implementare tutti i protocolli che abbiamo sulla nave sull’isola”.
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