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La crisi di Norwegian Cruise Line Holding, il cattivo marketing e quello che le compagnie faticano a capire / L’analisi

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2020 14:55
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25/08/2020 20:44
 
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Miami –
A cinque mesi abbondanti dall’inizio di un incubo che ha portato allo stop globale del settore (il primo della storia), il mondo delle crociere non si è ancora risollevato né dallo choc né tanto meno dalla crisi. Le prime navi hanno ricominciato a solcare i mari nelle scorse settimane, ed è sicuramente un segnale positivo per il settore. Ma la situazione finanziaria di molte compagnie resta davvero difficile.

E’ il caso di Norwegian Cruise Line, terzo operatore al mondo dopo Carnival Corporation e Royal Caribbean, i cui problemi si sono materializzati fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria. Oggi il gruppo è sull’orlo del collasso finanziario e il management sta facendo il possibile per assicurarsi il denaro necessario alla sopravvivenza.

Ma questi sforzi saranno sufficienti per garantire la sua sopravvivenza a lungo termine di Norwegian? La domanda rimbalza da giorni negli Stati Uniti, dove investitori, media e addetti ai lavori stanno monitorando con apprensione le mosse della compagnia.

Dopo aver generato ricavi per circa 6,4 miliardi di dollari nel 2019, il prezzo delle azioni di Norwegian era scambiato a quasi 60 dollari alla fine di dicembre. Nei sei mesi successivi il valore è crollato drasticamente, scendendo fino a 10 dollari per azione a marzo: il calo è stato pari ad oltre l’80% dall’inizio dell’anno.

Tra i motivi del crollo, al di là della pandemia in sé, il divieto di navigazione imposto dai vertici CDC (Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie), le crescenti cancellazioni e il blocco delle prenotazioni, nonché l’esclusione del settore delle crociere dal pacchetto di aiuti da 2,3 trilioni di dollari varato dal presidente Donald Trump. Una ripicca, questa, motivata dal fatto che le compagnie non hanno sede negli Usa, assumono personale stranieri e pagano buona parte delle tasse all’estero.

Ma perché Norwegian soffre più dei concorrenti?
Ben Cordwell, analista di viaggi e turismo di Global Data, ritiene che Norwegian sia stata più lenta dei suoi due principali concorrenti quando si è trattato di assicurarsi riserve di liquidità nelle prime fasi dell’epidemia. “Dei tre grandi operatori ha spiegato CordwellNorwegian aveva la quantità più bassa di riserve di liquidità quando l’epidemia di Covid-19 è iniziata con circa 225 milioni di dollari. Non sono molto sicuro di cosa stesse succedendo internamente, ma sembra che Norwegian sia stata un po’ più lenta a reagire rispetto a Carnival e Royal Caribbean”.

Con il passare dei lunghi mesi di inattività, la situazione – ricostruita dagli esperti del settore – ha continuato a peggiorare per la compagnia, che prima dell’emergenza Coronavirus aveva 2,7 milioni di clienti all’anno. Ha toccato un punto particolarmente basso all’inizio di maggio, quando durante un comunicato alla Securities and Exchange Commission, Norwegian ha avvertito gli investitori di una potenziale bancarotta, sostenendo che c’erano “dubbi sostanziali” che avrebbe potuto continuare a funzionare se lo stop al settore fosse andato avanti.

“Penso che avere riserve di liquidità inferiori abbia reso davvero difficili le cose per Norwegian perché l’impatto finanziario è stato molto grande, i costi di gestione di una nave da crociera sono enormi e molti di questi costi e spese generali non sono stati interrotti”, commenta Cordwell . “Anche adesso sta ancora pagando molte di queste spese pur non avendo entrate”.

Proprio come Carnival e Royal Caribbean, Norwegian ha escogitato diverse soluzioni per assicurarsi contanti durante i mesi di inattività. “Tutte e tre le compagnie di crociera hanno fatto molto per cercare di assicurarsi alcune finanze”, spiega Cordwell. Norwegian ha modificato le sue linee di credito per sei delle sue navi e ha rinviato il debito in essere ai sensi degli accordi”.

Si stima che questa mossa abbia contribuito a mettere al sicuro circa 156 milioni di dollari. Norwegian ha anche avviato i termini di cancellazione del debito e ha una linea di credito di 675 milioni di dollari, che si aggiunge agli attuali 875 milioni. Quindi, a conti fatti le resterebbero circa 1,55 miliardi”.

Tuttavia, sebbene sia Royal Caribbean che Carnival abbiano reagito in modo simile – secondo quanto riferito la prima ha accettato di un prestito da 2,2 miliardi e la seconda ha raccolto circa 7 miliardi tra debito e capitale proprio Cordwell ammette che si è trattato più di un intervento “a breve termine piuttosto che una soluzione a lungo termine. Ogni azienda ha capito l’importanza di assicurarsi i finanziamenti e cercare di farlo il prima possibile. Mi chiedo se Norwegian avrebbe potuto provare a fare le cose prima”.

Con il passare del tempo durante i mesi più duri di blocco e prezzi delle azioni in rapida caduta, Norwegian si è trovata sull’orlo del collasso finanziario all’inizio di maggio. Tuttavia, il giorno dopo aver avvertito che avrebbe potuto dover presentare istanza di fallimento, la società ha annunciato di essere riuscita a raccogliere 2,2 miliardi dagli investitori. Due navi e due isole sono state offerte come garanzia per ottenere il denaro.

“Dover offrire navi e isole come garanzia dimostra la gravità della situazione “, commenta Cordwell. Ciò potrebbe essersi dimostrato efficace per la sopravvivenza immediata, aggiunge, ma “non è possibile che questa scelta possa essere sostenibile nei mesi a venire”. Un’opzione più a lungo termine potrebbe quindi essere quella di seguire l’esempio di Carnival e vendere partecipazioni nella società stessa. “E’ qualcosa che Norwegian potrebbe cercare di fare più avanti”, dice.

“Ma il modo più efficace per raccogliere fondi resta continuare le crociere e convincere i clienti a effettuare prenotazioni”, sostiene. “Questo è essenzialmente ciò che deve fare come compagnia, ed è ciò che tutte le compagnie di crociere devono fare al momento. Non sopravviverà a lungo – nessuno di loro lo farà – se passeranno mesi e mesi senza prenotazioni”.

Raggiungere questo obiettivo richiederà ingenti investimenti nel marketing e pubblicità e un approccio rivoluzionato ai protocolli di salute e sicurezza. “Molte aziende hanno concentrato tutti i loro soldi esclusivamente sulla sopravvivenza, ma hanno bisogno di pensare a lungo termine, hanno bisogno di far tornare le persone a bordo, quindi devono investire nel proprio marketing e assicurarsi che di tornare a vendere vacanze il prima possibile”, dice Cordwell.

Per Norwegian, il compito potrebbe rivelarsi molto impegnativo a causa di un’indagine in corso sulle sue strategie di marketing durante l’epidemia. Guidata dal procuratore generale della Florida, l’inchiesta si basa sulle accuse secondo cui l’operatore avrebbe minimizzato l’entità della crisi per evitare la cancellazione delle prenotazioni. Secondo Cordwell, l’indagine “dannosa” della Florida rappresenta attualmente una seria minaccia per la futura capacità dell’azienda di attirare clienti. “Anche se questa indagine dovesse dimostrare che Norwergian non stava facendo nulla di sbagliato, la notizia è ancora sui media”, dice. “L’intero settore crocieristico ha avuto un cattivo rapporto con le relazioni esterne e oggi le compagnie di crociere sono in una posizione in cui faranno fatica ad attirare clienti”.

Intanto, Norwegian è ancora esposta al rischio bancarotta, anche se il suo caso è tutt’altro che unico. “Questa è l’industria del turismo al momento, molte aziende rischiano di fallire e penso che l’unica cosa che alla fine può salvarle a lungo termine è convincere i clienti ricominciare a viaggiare“, continua Cordwell.

La situazione appare grave negli Usa e nei Caraibi, meno grave in Europa. “Stiamo iniziando a vedere un cambiamento negli atteggiamenti e alcune restrizioni sono state rimosse”, dice Cordwell indicando gli esempi di Spagna, Italia e Francia. “Sono tutte buone notizie per le crociere. Ma il settore è ancora in un momento difficile e potrebbe essere uno degli ultimi a tornare alla normalità: questo è un rischio reale per molte aziende“.

Fonte:
www.shipmag.it/la-crisi-di-norwegian-il-cattivo-marketing-e-quello-che-le-compagnie-faticano-a-capire-l...
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26/08/2020 11:27
 
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Un analisi che non fa una piega...
la Norwegian,praticamente rispetto alle sue dirette concorrenti (Carnival e Royal)si trova in grave difficoltà finanziare...il fermo delle navi sta costringendo la società ad annunciare una possibile bancarotta...

Se ciò avvenisse,sarebbe un duro colpo al settore crocieristico,perchè non parliamo di una semplice compagnia crocieristica ma del terzo gruppo crocieristico mondiale.

Certo,sentire che due navi e due isole sono state offerte come garanzia per ottenere il denaro,ci fa capire in che situazione si trova e non è buono secondo me...



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27/08/2020 06:31
 
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Norwegian Cruise Line è in condizioni disperate purtroppo...

2 navi e 2 isole sono state date in garanzia per ottenere fondi necessari alla sopravvivenza nel breve, ma è chiaro che la situazione non può durare a lungo e, soprattutto, non serve a nulla per programmare il futuro...

Il terzo gruppo crocieristico mondiale è sull'orlo del baratro, anche Royal e Carnival se la passano male...

Se non ripartono in fretta le crociere ma, soprattutto, se non torneranno a salire rapidamente le prenotazioni credo che assisteremo a parecchie spiacevoli purtroppo...
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28/08/2020 09:49
 
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Re:
and1974, 27/08/2020 06:31:

Se non ripartono in fretta le crociere ma, soprattutto, se non torneranno a salire rapidamente le prenotazioni credo che assisteremo a parecchie spiacevoli purtroppo...



Esatto And,purtroppo adesso la loro salvezza sono le prenotazioni...

Da quest'analisi...la Norwegian è veramente in cattive acque,non ha saputo gestire bene questa pandemia,mi ricorda...un certo governo  
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29/08/2020 06:06
 
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Re: Re:
GaVi63, 28/08/2020 09:49:

<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Esatto And,purtroppo adesso la loro salvezza sono le prenotazioni...<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Da quest'analisi...la Norwegian &egrave; veramente in cattive acque,non ha saputo gestire bene questa pandemia,mi ricorda...un certo governo <img src="https://im4.freeforumzone.it/up/44/83/2456280216.png" alt="" class="smile" />&nbsp;<br class="cbrh" />

Purtroppo la situazione è proprio questa GaVi: o prenotazioni... o morte!

La Norwegian è stata sicuramente mal gestita, mal governata e ha inutilmente perso tempo nel momento decisivo: purtroppo il paragone con un certo governo di inadeguati, ignoranti, incompetenti e incapaci di prendere una qualsiasi decisione sensata ci sta assolutamente!!!
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29/08/2020 16:03
 
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Re: Re: Re:
and1974, 29/08/2020 06:06:

  purtroppo il paragone con un certo governo di inadeguati, ignoranti, incompetenti e incapaci di prendere una qualsiasi decisione sensata ci sta assolutamente!!!



Grazie And!
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30/08/2020 07:08
 
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Re: Re: Re: Re:
GaVi63, 29/08/2020 16:03:

<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Grazie And!<br class="cbrh" />

Ma figurati, di nulla GaVi!!!
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30/08/2020 09:49
 
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Re: Re:
GaVi63, 28/08/2020 09:49:

<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Esatto And,purtroppo adesso la loro salvezza sono le prenotazioni...<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />Da quest'analisi...la Norwegian &egrave; veramente in cattive acque,non ha saputo gestire bene questa pandemia,mi ricorda...un certo governo <img src="https://im4.freeforumzone.it/up/44/83/2456280216.png" alt="" class="smile" />&nbsp;<br class="cbrh" />

Sono moltooooo d accordo!
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30/08/2020 14:55
 
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Re: Re: Re:
Anto2018, 30/08/2020 09:49:

Sono moltooooo d accordo!

Immaginavo Anto!
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