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Cinque articoli,un comune denominatore: “Il governo firmi subito il decreto per la ripartenza delle crociere” + Aggiornamento

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2020 07:11
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22/07/2020 20:11
 
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Asamar: “Il governo firmi subito il decreto per la ripartenza delle crociere”



Civitavecchia –
“Far ripartire una nave significherebbe far ripartire tutta la filiera, agenzie marittime comprese. Il governo firmi subito il decreto ”. E’ l’auspicio della Asamar Lazio, l’associazione delle agenzie marittime del Lazio, che sostiene e rilancia in maniera decisa l’invito proveniente da Costa Crociere e MSC per far ripartire al più presto le crociere in Italia. “Il turismo è stato uno dei settori più colpiti dal lockdown: prima del Covid-19 contribuiva, con oltre 230 miliardi di euro, al 13% del PIL e al 15% della forza lavoro italiana. Il settore crocieristico è una parte fondamentale dell’economia del turismo in Italia, essendo un mercato che vale circa 12 miliardi di euro coinvolgendo, direttamente ed indirettamente, decine di migliaia di fornitori”.

Asamar Lazio avverte:Il decreto contenente le linee guida imposte dal governo per la ripartenza delle crociere nel nostro Paese sia firmato al più presto perché, come hanno ribadito le compagnie crocieristiche, dal momento in cui il decreto sarà firmato dal governo, saranno necessari 30 giorni per rendere operative le navi. Proprio questa ripresa parziale delle crociere in agosto, auspicata da molti, potrebbe dare speranza alle agenzie marittime, agli innumerevoli fornitori locali, compagnie di bus, ncc, alberghi, provveditori navali, agenzie di viaggi, doganalisti, guide ed accompagnatori turistici”. Da qui l’appello: “Sollecitiamo dunque il governo, per il tramite dei nostri rappresentanti politici locali, a prendere una decisione in tal senso per far ripartire al più presto tutta la filiera del mondo crocieristico”.

Fonte:
www.shipmag.it/asamar-il-governo-firmi-subito-il-decreto-per-la-ripartenza-delle-c...


Becce (Assiterminal): “Fare presto, sono a rischio 3,5 miliardi di entrate e 24 mila posti di lavoro”



Genova –
Anche Assiterminal scende in campo per riaccendere i motori delle crociere. “La sicurezza prima di tutto ma bisogna fare presto, la ricaduta totale di questo stop ha messo a rischio 3,5 miliardi di mancata ricaduta economica complessiva e oltre 24 mila posti di lavoro. Tutti assieme possiamo dettare la linea per ripartire, tutto il comparto ne ha bisogno e lo può fare in sicurezza, dimostriamo ancora una volta di essere leader e restituiamo al nostro Paese un business che sa e può essere trainante per l’intera economia nazionale”, spiega il presidente di Assiterminal, Luca Becce.

L’associazione dei terminalisti italiani cerca di pungolare il governo: “Assieme ad esperti del settore e operatori, l’esecutivo sta lavorando da tempo alla redazione del ‘Protocollo sulle misure per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 a bordo delle navi da crociera’, il progetto è pronto da settimane ed è condiviso con tutti gli interessati. La stessa Unione Europea ha già indicato le proprie linee guida, sentiamo forte quindi l’urgenza che questo protocollo venga approvato con celerità per consentire la ripresa delle crociere e con essa il lavoro e l’economia correlata”.

Assiterminal osserva che “servono tempi tecnici per organizzare una ripartenza in piena sicurezza, ma soprattutto tempi certi per consentire ai terminal portuali e alle compagnie di navigazione per organizzare le strutture a terra e le navi. Ancor più c’è la necessità di poter richiamare finalmente al lavoro le persone che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali e ora chiedono a gran voce di tornare ad essere operativi”. Per il 2020 il settore stimava una crescita sino a 32 milioni di crocieristi ma la pandemia ha di fatto bloccato tutto con una riduzione di almeno il 70%. Il 2020 è e sarà dunque molto diverso, per 90 giorni di sospensione (e siamo già andati oltre) i dati stimano una perdita economica diretta per il Paese di 1,4 miliardi di euro e di oltre 9000 posti di lavoro per non parlare dell’indotto.

Assiterminal ricorda anche al governo il tema dell’art.199 Dl Rilancio: “Il settore ha bisogno velocemente del decreto ministeriale che definisca criteri uniformi per la riduzione sino all’azzeramento dei canoni concessori chiarendo che ogni AdSP può attingere ai propri avanzi di amministrazione e gestione sino a un massimo di 10 milioni di euro!”.

Fonte:
www.shipmag.it/becce-assiterminal-fare-presto-sono-a-rischio-35-miliardi-di-entrate-e-24-mila-posti-di...


Monti lancia un appello per le crociere: “Dal blocco danni insanabili per il Sud”



Palermo –
“Il Mezzogiorno non può permettersi di perdere anche le crociere”. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale che comprende Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, scende in campo con forza sul problema della “ripartenza” delle navi da crociere dai porti italiani. Ulteriori rinvii nel via libera alle crociere nei porti italiani – precisa – annienterebbero la stagione crocieristica 2020, posticipando alla primavera del 2021 la ripresa di un mercato che sarà condannato a subirà danni, diretti e indotti, insanabili”, avverte.

Secondo Monti, una riapertura, graduale e “giustamente ispirata alla massima prudenza e al mantenimento dei più alti livelli di sicurezza” nelle attività a terra, spiana oggi la strada per un’effettiva riattivazione delle crociere in partenza dai porti italiani. Ciò sulla base di un protocollo messo a punto dalle compagnie in collaborazione con il ministero dei Trasporti che prevede l’adozione di una serie di misure in grado di garantire la sicurezza e la salute di passeggeri e marittimi in ogni fase operativa della crociera.

“I porti del Sistema del Mare di Sicilia Occidentaleafferma Montihanno investito con convinzione sulla crescita del mercato crocieristico, avviando un processo di riqualificazione globale che riguarda anche le città portuali, facendo decollare infrastrutture che erano al palo da decenni, assegnando concessioni, proprio a gruppi crocieristici leader che sono destinate a produrre un gettito importante per lo Stato. Ma quello che più ci preoccupa in questo momento non è la sola partita portuale: le crociere significano sviluppo e qualificazione del turismo nell’intero Mezzogiorno, significano una prospettiva di occupazione stabile in aree già complesse che stanno subendo in maniera pesantissima il tracollo nei flussi turistici internazionali”.

Ancora Monti: “La chiusura di un mercato che vede uno dei player principali, Fincantieri, essere leader mondiale nella costruzione di navi da crociera, non è un bel segnale in termini industriali. L’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale, quindi lo Stato, investe anche nella realizzazione di cantieri navali che diano la possibilità proprio a Fincantieri di rispondere ai tanti ordini per la costruzione di nuove navi: è un controsenso, allora, tentennare sulla ripartenza. Correttissimo tutelare la salute pubblica, non risparmiamo protocolli di sicurezza sanitaria a bordo, come è stato fatto a terra, ma facciamo ripartire il mercato”.

Monti conclude che “Palermo e i porti del Sistema della Sicilia Occidentale sono pronti a farsi capofila di una iniziativa congiunta che coinvolga anche gli altri porti del Mezzogiorno e le realtà economiche locali che stanno pagando un prezzo altissimo al prolungato lockdown delle crociere con l’obiettivo di far giungere un appello immediato al ministro della Salute”.

Fonte:
www.shipmag.it/monti-lancia-un-appello-per-le-crociere-dal-blocco-danni-insanabili-per...
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