Anche l’ultima nave della Dream Cruises, la “World Dream”, ha trovato un nuovo acquirente: la nave da crociera da 150 mila tonnellate di stazza lorda è stata contrassegnata come "venduta" dall'Alta Corte di Singapore a partire dal 24 febbraio 2023
Il nuovo nome della "World Dream" (facebook-hop vuong, da Singapore Cruise Society)
Monfalcone - Anche l’ultima nave della Dream Cruises, la “World Dream”, ha trovato un nuovo acquirente: la nave da crociera da 150 mila tonnellate di stazza lorda è stata contrassegnata come "venduta" dall'Alta Corte di Singapore a partire dal 24 febbraio 2023, dopo che un'asta per vendere la nave si è conclusa nel dicembre 2022. Secondo quanto riferito, la nave da crociera "ha attirato poco interesse”, ma alla fine un vincitore è stato nominato.
Secondo l'Autorità portuale, il numero Imo 9733117, che apparteneva alla “World Dream”, ora è assegnato ad un’unità chiamata “Manara”, registrata a Majuro, nelle Isole Marshall. Il numero Imo di una nave non cambia nel corso della vita di una nave, il che può solo suggerire che la ex nave del gruppo Genting Hong Kong è stato rinominata e registrata nuovamente.
La notizia è stata confermata da una foto inviata alla Singapore Cruise Society che mostra il nome "Manara" dipinto sullo scafo della ormai ex-"World Dream”, con le lettere saldate che compongono il vecchio nome ormai ridipinte.
Ricordiamo che l’ultima nave rimasta operativa della compagnia premium di Ghk era stata fermata il 2 marzo 2022 a Singapore (dove si trova in disarmo in rada tutt’oggi) dopo che la compagnia non era riuscita ad ottenere finanziamenti sufficienti per continuare a far funzionare la nave.
Aleggia però un po’ di mistero sul nuovo proprietario: finora nessuna parte ha rivendicato ufficialmente la proprietà della "Manara” o della “World Dream”: tuttavia, fonti hanno informato Seatrade Cruise News che Cruise Saudi sarebbe il nuovo proprietario della nave.
Se questo è vero, allora il nome "Manara” ha un senso, poiché si traduce in "Sorgente di luce" in arabo. L'Arabia Saudita è nota negli ambienti del settore per essere alla ricerca di un importante investimento nel settore delle crociere.
Questo perché, avendo già sviluppato i porti e avendo convinto importanti armatori come la Msc Crociere a portare le navi nel Paese, il passo successivo sarebbe quello di avere un ruolo maggiore nel settore delle crociere proprio ottenendo il controllo di una compagnia già conosciuta con un suo richiamo internazionale.
Per questo motivo si era associato un possibile suo interessamento alla Seabourn Cruise Line, marchio di lusso del gruppo Carnival Corporation che attualmente pare navighi in cattive acque.
Cruise Saudi, recita il suo sito web, è “un'azienda di proprietà di un fondo di investimento pubblico al 100% con sede a Gedda” che “lavora a stretto contatto con i ministeri e le autorità di regolamentazione per costruire l'ecosistema delle crociere offshore e onshore con l'obiettivo di posizionare l'Arabia Saudita come una principale destinazione di crociera globale”: entrare in possesso di una nave da crociera potrebbe però aprire la strada al livello armatoriale, facendo della “Manara” la prima nave passeggeri dedicata al mondo arabo, riuscendo dove aveva fallito la Libia oltre una dozzina di anni fa.
Infatti prima del crollo del regime di Muammar Gheddafi, quella che naviga oggi come “Msc Preziosa”, sarebbe dovuta diventare la prima nave da crociera del mondo arabo con il nome di “Phoenicia”.
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