I pilastri della terra di Ken Follet
A metà tra il romanzo storico e quello d’avventura, la storia raccontata in questo libro ricopre diversi decenni del Medioevo inglese, dal 1120 al 1174.
Non c’è un protagonista principale, ma un gruppo di personaggi variegato che si muovono su uno sfondo fatto di intrighi, segreti, scontri tra la nobiltà e la nascente borghesia mercantile, giochi di potere a corte e in ambito ecclesiastico, amori, crudeltà e corruzione.
Il libro, con le sue descrizioni dettagliate, ha il potere di far rivivere al lettore la vita quotidiana di quel periodo e, grazie ai colpi di scena, non annoia mai, anzi cattura sin dalle prime pagine.
I personaggi sono indimenticabili: da Tom il costruttore al priore Philip, da Jack ad Aliena, passando per quelli negativi, come il vescovo Waleran o il nobile William Hamleigh; che siano eroi o antagonisti, ognuno di loro ha comunque delle sfumature, possiede sia dei vizi sia delle virtù, per cui in certi punti non si può provare compassione per William o rabbia per certe decisioni di Aliena.
Quel che è certo, è che questi personaggi si imprimono nella mente, che li si guarda evolvere durante tutto il romanzo, li si vede raggiungere picchi di umanità da un lato e di crudeltà dall’altro, ci si affeziona a loro e ci si scopre a fare il tifo perché riescano ad ottenere quello che si meritano.
Una storia viva e pulsante, scritta in modo magistrale, che riesce a mescolare la fantasia con la realtà: tutto ruota attorno alla costruzione della cattedrale di Kingsbridge, opera monumentale, simbolo di speranza e di grandezza, a cui i personaggi dedicano la vita, chi per costruirla chi per distruggerla.