00 01/12/2021 15:47
Il nuovo investimento è condizionato: si devono prima trovare soluzioni tecniche che consentano di installare, su navi di medie dimensione, una propulsione senza emissioni di Co2





Msc Crociere è pronta a investire due miliardi di euro, che si aggiungono agli 11,5 miliardi del piano industriale già varato e in corso di attuazione, per realizzare nuove navi, a partire dal settore lusso (in cui la compagnia sta entrando con il nuovo brand Explora Journeys), a patto che queste unità possano disporre di tecnologie di propulsione che garantiscano zero emissioni.

È quanto ha spiegato, al Sole 24 Ore, Pierfrancesco Vago, executive chairman dell’azienda crocieristica della famiglia Aponte, a margine della cerimonia di battesimo di Msc Virtuosa, tenutasi sabato scorso a Dubai. La compagnia punta, tra l’altro, a diventare il secondo brand cruise al mondo entro il 2025, mentre oggi è al terzo posto.


La condizione: prima soluzioni tecniche «green»
Il nuovo investimento, che potrebbe essere indirizzato sull’Italia a Fincantieri (cui sono state già commissionate quattro navi di Explora previste in consegna, una l’anno, tra il 2023 e il 2026), è però limitato a una conditio sine qua non. Ossia che prima si trovino soluzioni tecniche, in tema di sostenibilità - siano la propulsione a idrogeno green, le fuel cell, il Gnl non fossile o i biocarburanti - che consentano di installare, su navi di medie dimensione, una propulsione senza emissioni di Co2.

Un obiettivo, questo, del quale è necessario, secondo Vago, che si faccia promotore anche il Governo italiano, muovendosi nel modo giusto nei confronti della politica di Bruxelles. E a beneficio dell’intera industria cantieristica europea, visto che le unità cruise vengono fabbricate quasi esclusivamente in Ue.

Se non si trovasse una soluzione italiana, peraltro, i due miliardi potrebbero essere impegnati altrove, in Europa o extra Ue. Per trovare nuove tecnologie sulle fuel cell, ad esempio, ha sottolineato il numero uno di Msc Cruise, il gruppo ha fatto un accordo con una società americana.

La ricerca è in corso
«Abbiamo in corso – ha detto Vago – un confronto con Fincantieri per trovare soluzioni tecniche nel campo della sostenibilità che, nel giro di breve tempo, ci possano traghettare a ulteriori soluzioni tecniche, ancora più definitive, su cui i nostri investimenti potrebbero arrivare a due miliardi prima del 2030».

Una somma che sarà indirizzata, ha detto Vago, «su più navi, perché è difficile trovare sistemi per 20 megawatt (la potenza che serve a muovere un’unità da crociera di grandi dimensioni, per costruire la quale occorre un investimento di circa un miliardo, ndr), e allora stiamo partendo con le navi di lusso (di stazza più contenuta, ndr): iniziamo con le taglie più piccole per arrivare a quelle più grandi».

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AEyfluz