Giovedì Santo. Il Papa lava i piedi a 12 detenuti: «Dio perdona tutto e sempre»
È una celebrazione più riservata del solito quella della Messa “in Coena Domini” di papa Francesco. Nessun annuncio ufficiale prima e solo un comunicato con alcune foto rilasciate dalla Sala Stampa vaticana dopo la fine del rito che ha visto il Pontefice lavare i piedi a dodici detenuti del Nuovo Complesso Penitenziario di Civitavecchia.
Arrivato prima delle 16, con la consueta utilitaria bianca, accolto dalle autorità del carcere, il Papa si reca nella Cappella, dove presiede la celebrazione eucaristica in cui si fa memoria dell’Ultima Cena. Insieme ad alcuni detenuti, c’è una rappresentanza degli agenti e del personale della Casa Circondariale e alcune autorità, tra cui il ministro della Giustizia italiano, Marta Cartabia. "Tutti i Giovedì Santo – esordisce il Papa nella breve e intensa omelia pronunciata a braccio - leggiamo questo brano del Vangelo: è una cosa semplice". Gesù "che lava i piedi ai suoi discepoli – cosa strana quella che ha fatto: a quel tempo i piedi li lavavano gli schiavi all’entrata della casa"
E poi, Gesù "con un gesto che anche tocca il cuore", che "lava i piedi al traditore, quello che lo vende". "Così è Gesù" e "ci insegna questo, semplicemente: fra voi, dovete lavare i piedi". È il simbolo: "tra voi, dovete servirvi; uno serve l’altro, senza interessi".