La casa di Montalbano: storia della villetta sul mare più famosa d’Italia
Dal 1999 è una delle case più amate non solo d’Italia, ma anche del mondo. Trasmessa in 65 Paesi, la fiction di Alberto Sironi ha infatti reso celebre la villetta del Commissario Salvo Montalbano. Fortunato lui che può godersi ogni giorno quella strepitosa vista dalla sua splendida verandina!
La casa di Montalbano: un edificio storico
Quella che oggi appare come una bellissima villetta, agli inizi del ‘900 era invece un magazzino per il pesce.
Nel 1904 Giovanni Di Quattro, nonno dell’attuale proprietario e grande amante del mare, non riuscì a resistere.
Per 4mila lire acquistò l’antico edificio, precario ed alto quasi quattro metri e che oggi – a distanza di oltre un secolo – è diventata una bellissima abitazione, set di una fiction amata e pluripremiata.
Ma chi è stato il primo a immaginarla come una possibile location per ambientarci la casa del Commissario?
Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino sono solo alcuni degli illustri nomi che nel corso degli anni hanno frequentato l’incantevole villino. Tanti anni fa però toccò a una donna a cambiare la sorte di quest’angolo di Sicilia.
Si chiama Elvira Sellerio, un nome che agli appassionati non risulterà nuovo: si tratta infatti della donna palermitana che col marito, nel 1969, fondò la famosa casa editrice.
Da chiunque definita lungimirante, la Sellerio un’estate arrivò a Punta Secca e se ne innamorò.
Affittò una casa di villeggiatura non molto distante da quella dei Di Quattro e anche lei rimase incantata dalla loro villetta a due passi dal mare.
Insieme alla famiglia i Sellerio trascorrevano ore passeggiando sul bagnasciuga. Uno di quei pomeriggi, alla presenza di Bufalino e Sciascia, per la prima volta venne fuori il nome di Andrea Camilleri, all’epoca ancora non molto conosciuto.
Elvira Sellerio e Andrea Camilleri,
seduti sulla verandina iniziarono a discutere di un ambizioso progetto: trasformare in un film le storie di un commissario siciliano, complesso personaggio nato dalla penna dello scrittore di Porto Empedocle.
Se ne discusse per un po’ fino a quando Camilleri non fu invitato a Punta Secca: anche lui rimase affascinato dagli Iblei, da questi luoghi e dall’atmosfera che aveva avuto modo di respirare.
Inizialmente il signorile edificio non gli sembrò adatto a un Commissario che viveva di un modesto stipendio statale, ma poi se ne convinse.
Poco tempo dopo il dottor Pasquale Spatola, amico di famiglia dei Di Quattro, fece da gancio tra la casa di produzione della fiction e i proprietari di casa.
All’inizio un po’ dubbiosi se accettare o meno la proposta, si “fecero persuasi” anche grazie al figlio Pietro Di Quattro che aveva intuito che il progetto fosse di grande qualità.
Così la bella casa di Corso Aldo Moro a Punta Secca è diventata la villetta sul mare di Montalbano, a Marinella.