Carnival Corporation è l’ultimo gruppo crocieristico a scendere sotto la soglia di un rating investment grade, ovvero quella linea di confine che divide idealmente le società tra affidabili e non, dopo che S&P Global Rating ha declassato il Gruppo lo scorso martedì.
Il rating a lungo termine della compagnia è stato ridotto di tre notch, da BBB- a BB-, correlando la decisione a probabili metriche di credito molto deboli almeno per tutto il 2021. Il taglio determina l’uscita del debito della compagnia dai livelli investment grade.
Già a maggio
Moody’s aveva paragonato i titoli obbligazionari della società a titoli spazzatura ed ha ora ulteriormente declassato di un notch il rating creditizio, portandolo a Ba2.
“Rimane un alto livello di incertezza su quando e come la compagnia riprenderà le attività e il suo percorso di recupero“,
hanno commentato gli analisti.
Il mese scorso, Carnival aveva dichiarato l’intenzione di riprendere le crociere dal 1° agosto, ma venerdì scorso la CLIA e le compagnie aderenti
hanno confermato un’ulteriore proroga volontaria del fermo delle attività crocieristiche almeno fino a settembre.
La pandemia di Covid-19 sta iniziando a pesare in misura importante: nel solo secondo trimestre 2020,
Carnival ha registrato la più grande perdita di sempre, segnando un risultato di -4,37 miliardi di dollari.
La società vantava 9,7 miliardi di debito a lungo termine al 29 febbraio scorso, a fronte di liquidità disponibili al 29 maggio di circa 7,6 miliardi di dollari.
Fonte:
dreamblog.it/2020/06/25/il-covid-19-mette-in-difficolta-le-crociere-declassato-il-rating-del-gruppo-c...