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Costa Crociere scrive ai parlamentari italiani: "Per ripartire bisogna cambiare la legge" + Aggiornamenti

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2020 06:12
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04/06/2020 21:59
 
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in effetti
sulle ripartene delle crociereancora non si sente nulla speriamo che con i nuovi sviluppi si muova qualcosa
adesso siamo alla cosidetta fase 3 dovremmo cercare di riprendere la normalità di tutto
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05/06/2020 07:06
 
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Re: Re:
Paolo v46, 04/06/2020 09:29:




Prendila come vuoi, io rimango fiducioso..

Spero tu abbia ragione Paolo, ma ricordo che siamo sempre in Italia...

Dove non si decide mai nulla e si rimanda sempre tutto...
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05/06/2020 07:07
 
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Re: Re:
GaVi63, 04/06/2020 12:16:

<br class="cbrh" /><br class="cbrh" />E' gi&agrave; cominciato lo scontro sindacale "battaglia navale" tra Cofitarma e Assoarmatori&nbsp;<br class="cbrh" />

Appunto GaVi...

Quindi...
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05/06/2020 07:07
 
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Anto2018, 04/06/2020 11:09:

Dubbi e nn dubbi io voglio solo ripartire al più presto.....perciò spero si mettano d'accordo .......e parto con MSC senza dubbio!

Anto non si potrà ripartire così presto purtroppo...
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05/06/2020 07:11
 
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GaVi63, 04/06/2020 14:03:


Assarmatori: “Sostenere chi ha garantito continuità delle linee marittime e i marittimi italiani”


In vista della conversione in legge del Decreto Rilancio la tensione sale fra le due associazioni di categoria degli armatori: Confitarma e Assarmatori.

Questa fa sapere con una nota di essere “contraria all’emendamento ispirato da Confitarma per permettere a chi già gode delle agevolazioni fiscali e contributive introdotte con la legge 30/98 (istitutiva del Registro internazionale) di praticare anche rotte di cabotaggio nazionale”. Questo provvedimento serve a Costa Crociere per poter operare nel cabotaggio nazionale e quindi proporre itinerari fra porti italiani nei prossimi mesi.

Un’opposizione netta,le cui ragioni sono state spiegate dal presidente di Assarmatori Stefano Messina: “La nostra opposizione non deriva da una contrapposizione tra sigle né tantomeno tra aziende. In questi tre mesi nei quali tutta la nostra categoria ha dovuto affrontare forse la peggior crisi dall’ultimo dopoguerra, nell’interlocuzione continua con il Governo, il Parlamento e le altre istituzioni nazionali e regionali, Assarmatori (con il supporto di Conftrasporto a cui aderisce) ha infatti costantemente lavorato per ricercare la massima collaborazione con tutte le altre associazioni, convinti, come siamo tutti, che la gravità della situazione richieda il massimo dell’unità”. Poi Messina ha aggiunto: “Proprio per essere coerenti con questa impostazione non possiamo che manifestare il nostro dissenso rispetto all’emendamento di cui Confitarma ha rivendicato la paternità, che permetterebbe a una pur eccellente e primaria compagnia di navigazione di godere delle agevolazioni fiscali e contributive introdotte con la legge 30/98 istitutiva del Registro Internazionale nel momento in cui esercitasse attività in regime di cabotaggio nazionale (Corto Raggio). “Abbiamo sempre sostenuto e tuttora sosteniamoha proseguito – il regime di sostegno alle imprese di navigazione previsto dal Registro Internazionale, regime che costituisce lo strumento che permette di combattere ad armi pari la concorrenza nei mercati internazionali e che è stato più volte validato dalla stessa Unione Europea come rispettoso delle norme dettate in materia di aiuti di Stato”.

Il tema però è un altro secondo Messina: “E’ evidente come la crisi derivata dalla pandemia Covid-19 abbia avuto un impatto durissimo sull’intero settore del trasporto marittimo, e quindi anche su quello del comparto crocieristico. Comprendo senz’altro che per le compagnie di crociera potrebbe essere importante, nella prossima estate, concentrare la propria attività su rotte nazionali, fintanto che saranno vietati gli accessi ai porti di altri Paesi. Ma questo è già possibile con le regole attuali senza che vi sia bisogno di una nuova legge. Diversa ipotesi è ritenere che si possa fare quella attività su rotte nazionali godendo dei benefici che sono negati alle compagnie che fanno servizio sulle stesse rotte garantendo anche la continuità territoriale tra le isole e la terraferma. Un servizio che è stato mantenuto anche durante i mesi di lockdown (con traffico passeggeri diminuito sostanzialmente del 100%) e continua a essere praticato pure ora, con tutte le limitazioni alla mobilità che permangono, nonostante l’incredibile crollo di fatturato subito dalle compagnie stesse che, tra l’altro, imbarcano esclusivamente marittimi italiani”. Insomma il messaggio di Assarmatori è: Costa faccia pure le crociere fra porti nazionali ma non chieda una deroga per ottenere sgravi contributivi che gli spetterebbero solo per l’attività su rotte internazionali.

L’associazione degli armatori presieduta da Messina apre ufficialmente un nuovo fronte di scontro con Confitarma, o più precisamente con Costa, ed è quello che riguarda gli sgravi contributivi concessi anche al personale di bordo non marittimo come intuibile già dall’emendamento al decreto Rilancio che il M5S ha preparato per Assarmatori.

“Vale poi la pena di ricordare è scritto infatti nella nota di AssarmatoriChe gli sgravi contributivi concessi ai marittimi imbarcati sulle navi da crociera battenti bandiera italiana vanno anche al personale che non rientra nella categoria dei marittimi (servizi ancillari, rispettabilissimi lavoratori quali animatori, musicisti, addetti alla cura delle persone, commessi di negozio, etc): ragione in più per contestare l’iniziativa sostenuta da Confitarma. Se, infatti, questa richiesta venisse accolta e la legge modificata ci troveremmo nella situazione paradossale in cui lo Stato utilizza fondi per agevolare il costo del lavoro nelle attività ricreative o commerciali su navi da crociera, mentre nega gli stessi aiuti ai marittimi italiani che operano su navi che garantiscono servizi essenziali di trasporto passeggeri e merci, in particolare da e per le isole garantendo i diritti di rango costituzionale sottesi alla continuità territoriale delle popolazioni ivi residenti, questa sarebbe una ipotesi molto grave!”.

La nota dell’associazione presieduta da Messina conclude dicendo: “Come associazioni di imprese armatoriali dovremmo preoccuparci, in primo luogo, delle imprese italiane e dei loro lavoratori; secondo me sono queste le compagnie ad avere diritto a quegli aiuti che fino ad oggi non sono stati resi disponibili per le asserite ristrettezze economiche delle finanze pubbliche. In un momento così grave, crediamo che tutti dovrebbero convenire che le poche risorse disponibili vadano assegnate secondo un ordine di priorità che veda al primo posto quei soggetti che debbono stare al centro della nostra azione e cioè le imprese che hanno continuato a operare nei servizi strategici – come sono i servizi di trasporto combinato passeggeri e merci e di continuità territoriale con le isole – e i marittimi italiani imbarcati sulle nostre navi. Oggi sono questi i soggetti più fragili e maggiormente esposti nella crisi”.

Secondo Assarmatori l’emendamento proposto da Confitarma non solo li dimentica ma intende sottrarre ulteriormente fondi dello Stato che ben potrebbero, nell’emergenza, essere utilizzati per gli scopi che tutti noi dovremmo perseguire. Partendo da questo assunto chiave – conclude Messina – spero sia possibile riconsiderare questa iniziativa e riprendere con Confitarma il percorso di collaborazione che in questa fase avevamo convintamente seguito entrambi”.

Fonte:
www.shippingitaly.it/2020/06/01/assarmatori-contro-costa-crociere-sostenere-chi-ha-garantito-continuita-delle-linee-marittime-e-i-marittimi-i...

Come dicevo...

Costa vs MSC!!!

Auguri...
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05/06/2020 07:11
 
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dalila66, 04/06/2020 21:59:

in effetti
sulle ripartene delle crociereancora non si sente nulla speriamo che con i nuovi sviluppi si muova qualcosa
adesso siamo alla cosidetta fase 3 dovremmo cercare di riprendere la normalità di tutto

Secondo me Dalila le compagnie non hanno tutta questa fretta di ripartire in realtà...
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05/06/2020 09:14
 
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Re:
GaVi63, 04/06/2020 14:03:


Assarmatori: “Sostenere chi ha garantito continuità delle linee marittime e i marittimi italiani”


In vista della conversione in legge del Decreto Rilancio la tensione sale fra le due associazioni di categoria degli armatori: Confitarma e Assarmatori.

Questa fa sapere con una nota di essere “contraria all’emendamento ispirato da Confitarma per permettere a chi già gode delle agevolazioni fiscali e contributive introdotte con la legge 30/98 (istitutiva del Registro internazionale) di praticare anche rotte di cabotaggio nazionale”. Questo provvedimento serve a Costa Crociere per poter operare nel cabotaggio nazionale e quindi proporre itinerari fra porti italiani nei prossimi mesi.

Un’opposizione netta,le cui ragioni sono state spiegate dal presidente di Assarmatori Stefano Messina: “La nostra opposizione non deriva da una contrapposizione tra sigle né tantomeno tra aziende. In questi tre mesi nei quali tutta la nostra categoria ha dovuto affrontare forse la peggior crisi dall’ultimo dopoguerra, nell’interlocuzione continua con il Governo, il Parlamento e le altre istituzioni nazionali e regionali, Assarmatori (con il supporto di Conftrasporto a cui aderisce) ha infatti costantemente lavorato per ricercare la massima collaborazione con tutte le altre associazioni, convinti, come siamo tutti, che la gravità della situazione richieda il massimo dell’unità”. Poi Messina ha aggiunto: “Proprio per essere coerenti con questa impostazione non possiamo che manifestare il nostro dissenso rispetto all’emendamento di cui Confitarma ha rivendicato la paternità, che permetterebbe a una pur eccellente e primaria compagnia di navigazione di godere delle agevolazioni fiscali e contributive introdotte con la legge 30/98 istitutiva del Registro Internazionale nel momento in cui esercitasse attività in regime di cabotaggio nazionale (Corto Raggio). “Abbiamo sempre sostenuto e tuttora sosteniamoha proseguito – il regime di sostegno alle imprese di navigazione previsto dal Registro Internazionale, regime che costituisce lo strumento che permette di combattere ad armi pari la concorrenza nei mercati internazionali e che è stato più volte validato dalla stessa Unione Europea come rispettoso delle norme dettate in materia di aiuti di Stato”.

Il tema però è un altro secondo Messina: “E’ evidente come la crisi derivata dalla pandemia Covid-19 abbia avuto un impatto durissimo sull’intero settore del trasporto marittimo, e quindi anche su quello del comparto crocieristico. Comprendo senz’altro che per le compagnie di crociera potrebbe essere importante, nella prossima estate, concentrare la propria attività su rotte nazionali, fintanto che saranno vietati gli accessi ai porti di altri Paesi. Ma questo è già possibile con le regole attuali senza che vi sia bisogno di una nuova legge. Diversa ipotesi è ritenere che si possa fare quella attività su rotte nazionali godendo dei benefici che sono negati alle compagnie che fanno servizio sulle stesse rotte garantendo anche la continuità territoriale tra le isole e la terraferma. Un servizio che è stato mantenuto anche durante i mesi di lockdown (con traffico passeggeri diminuito sostanzialmente del 100%) e continua a essere praticato pure ora, con tutte le limitazioni alla mobilità che permangono, nonostante l’incredibile crollo di fatturato subito dalle compagnie stesse che, tra l’altro, imbarcano esclusivamente marittimi italiani”. Insomma il messaggio di Assarmatori è: Costa faccia pure le crociere fra porti nazionali ma non chieda una deroga per ottenere sgravi contributivi che gli spetterebbero solo per l’attività su rotte internazionali.

L’associazione degli armatori presieduta da Messina apre ufficialmente un nuovo fronte di scontro con Confitarma, o più precisamente con Costa, ed è quello che riguarda gli sgravi contributivi concessi anche al personale di bordo non marittimo come intuibile già dall’emendamento al decreto Rilancio che il M5S ha preparato per Assarmatori.

“Vale poi la pena di ricordare è scritto infatti nella nota di AssarmatoriChe gli sgravi contributivi concessi ai marittimi imbarcati sulle navi da crociera battenti bandiera italiana vanno anche al personale che non rientra nella categoria dei marittimi (servizi ancillari, rispettabilissimi lavoratori quali animatori, musicisti, addetti alla cura delle persone, commessi di negozio, etc): ragione in più per contestare l’iniziativa sostenuta da Confitarma. Se, infatti, questa richiesta venisse accolta e la legge modificata ci troveremmo nella situazione paradossale in cui lo Stato utilizza fondi per agevolare il costo del lavoro nelle attività ricreative o commerciali su navi da crociera, mentre nega gli stessi aiuti ai marittimi italiani che operano su navi che garantiscono servizi essenziali di trasporto passeggeri e merci, in particolare da e per le isole garantendo i diritti di rango costituzionale sottesi alla continuità territoriale delle popolazioni ivi residenti, questa sarebbe una ipotesi molto grave!”.

La nota dell’associazione presieduta da Messina conclude dicendo: “Come associazioni di imprese armatoriali dovremmo preoccuparci, in primo luogo, delle imprese italiane e dei loro lavoratori; secondo me sono queste le compagnie ad avere diritto a quegli aiuti che fino ad oggi non sono stati resi disponibili per le asserite ristrettezze economiche delle finanze pubbliche. In un momento così grave, crediamo che tutti dovrebbero convenire che le poche risorse disponibili vadano assegnate secondo un ordine di priorità che veda al primo posto quei soggetti che debbono stare al centro della nostra azione e cioè le imprese che hanno continuato a operare nei servizi strategici – come sono i servizi di trasporto combinato passeggeri e merci e di continuità territoriale con le isole – e i marittimi italiani imbarcati sulle nostre navi. Oggi sono questi i soggetti più fragili e maggiormente esposti nella crisi”.

Secondo Assarmatori l’emendamento proposto da Confitarma non solo li dimentica ma intende sottrarre ulteriormente fondi dello Stato che ben potrebbero, nell’emergenza, essere utilizzati per gli scopi che tutti noi dovremmo perseguire. Partendo da questo assunto chiave – conclude Messina – spero sia possibile riconsiderare questa iniziativa e riprendere con Confitarma il percorso di collaborazione che in questa fase avevamo convintamente seguito entrambi”.

Fonte:
www.shippingitaly.it/2020/06/01/assarmatori-contro-costa-crociere-sostenere-chi-ha-garantito-continuita-delle-linee-marittime-e-i-marittimi-i...




Chi paga le tasse in Italia ha sempre quel piccolo vantaggio in più, oltre alle agevolazioni fiscali, magari Costa partirà anche prima di MSC
E giù con le proteste😁
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05/06/2020 09:15
 
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Re: Re: Re:
and1974, 05/06/2020 07:06:

Spero tu abbia ragione Paolo, ma ricordo che siamo sempre in Italia...

Dove non si decide mai nulla e si rimanda sempre tutto...




Dipende..
In questo caso non sembra, ma staremo a vedere
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06/06/2020 06:39
 
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Re: Re:
Paolo v46, 05/06/2020 09:14:




Chi paga le tasse in Italia ha sempre quel piccolo vantaggio in più, oltre alle agevolazioni fiscali, magari Costa partirà anche prima di MSC
E giù con le proteste😁

A me pare proprio che la tesi di Assarmatori si fondi su solide basi...

Quindi non so come andrà a finire questa ennesima sfida che si può ancora una volta riassumere in Costa VS MSC!

Al momento, stando così le cose, chi potrebbe ripartire per prima pare possa essere più facilmente MSC...
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06/06/2020 06:41
 
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Re: Re: Re: Re:
Paolo v46, 05/06/2020 09:15:




Dipende..
In questo caso non sembra, ma staremo a vedere

Vedremo, ma, al momento, mi pare non sia stato deciso nulla...

Sì rimanda alle prossime discussioni e ai prossimi tavoli...

Ma sì, tanto c'è tempo...

Oggi è solamente il 6 giugno...

Ma...
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06/06/2020 09:25
 
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Re: Re: Re:
and1974, 06/06/2020 06:39:

A me pare proprio che la tesi di Assarmatori si fondi su solide basi...

Quindi non so come andrà a finire questa ennesima sfida che si può ancora una volta riassumere in Costa VS MSC!

Al momento, stando così le cose, chi potrebbe ripartire per prima pare possa essere più facilmente MSC...



Dai un'occhiata
www.themeditelegraph.com/it/shipping/cruise-and-ferries/2020/06/05/news/itinerari-solo-italiani-il-governo-verso-il-via-libera-a-costa-crociere-il-caso-1....

Io comunque non faccio ne tifo per l'una ne per l'altra, che sia chiaro..
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06/06/2020 12:14
 
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Itinerari solo italiani, il governo verso il via libera a Costa Crociere / IL CASO

Il clima nel settore è diventato incandescente nei giorni scorsi e la vulcanica ministra ha messo in chiaro alcuni punti: le crociere ripartiranno con protocolli sanitari adeguati e Msc e Costa Crociere saranno pari ai blocchi di partenza

Genova -
C'è l'apertura a deroghe sul Registro Internazionale e l’impegno a reperire risorse per il cabotaggio italiano. Paola De Micheli ieri ha rimesso in riga - letteralmente - gli armatori italiani «senza mai scendere ad un livello basso nella discussione» sottintendendo irritazione per le polemiche degli ultimi giorni, come si faceva notare ancora ieri nei corridoi del ministero. Il clima nel settore è diventato incandescente nei giorni scorsi e la vulcanica ministra ha messo in chiaro alcuni punti: le crociere ripartiranno con protocolli sanitari adeguati e Msc e Costa Crociere saranno pari ai blocchi di partenza. Il ministero ha spiegato la strategia: è difficile pensare che si possa dare il via libera ai motori della navi, senza pensare alle difficoltà di quelle con bandiera italiana. Al di là degli aspetti tecnici, l’esecutivo sarebbe orientato a concedere l’estensione dei benefici del Registro internazionale anche al Registro ordinario. E infatti nel comunicato finale è ben specificato che verranno valutate «finestre derogatorie alle norme ordinarie che siano orientate al turismo e al lavoro».

Per Costa Crociere è un punto segnato. Ora bisogna decidere l’arco temporale della nuova disposizione che potrebbe durare sino a un anno, come aveva annunciato la stessa ministra nella sua visita a Genova la scorsa settimana. Sui 150 milioni del tesoretto degli armatori invece è tutto rimandato. Un comitato di “saggi” aiuterà la ministra a studiare meglio le carte, a cominciare dalla reale consistenza del risparmio ottenuto con le navi ferme nei porti. I magnifici 4 sono Gian Enzo Duci (Federagenti), Beniamino Maltese (Confitarma), il direttore generale di Clia Francesco Galietti e Stefano Messina (Assarmatori). «L’obiettivo del governo è uno soloha spiegato Paola De Michelifar ripartire tutto il sistema dell’economia marittima nella piena sicurezza sanitaria. Ma per individuare le azioni più efficaci occorre un’analisi approfondita dell’offerta di servizi, della programmazione degli operatori e delle risorse che si possono rendere disponibili anche attraverso uno stanziamento dedicato al settore trasporti del Recovery Fund che abbiamo chiesto in sede di Consiglio Europeo». Questo passaggio indica la strategia per reperire i fondi anche per il cabotaggio: il settore va aiutato e i soldi potrebbero arrivare dal bazooka europeo. Anche sulla Sardegna e la polemica scoppiata nei giorni scorsi quando le uniche navi autorizzate a ripartire erano quelle di Onorato, la ministra ha promesso un cambiamento, consentendo a tutti gli operatori di poter riprendere i collegamenti già da oggi. «Siamo molto soddisfatti - spiega il presidente di Confitarma Mario Mattioli - c’è una risposta sul Primo registro quando si menziona uno stanziamento dedicato al settore trasporti del Recovery Found, sia al mondo delle crociere quando si citano finestre derogatorie alle norme ordinarie».

«Va dato attoha spiegato Stefano Messina di Assarmatori dell’estremo pragmatismo della ministra, che ha affrontato le tematiche del settore senza formulare grandi promesse, ma affrontando con realismo le problematiche gravissime di riavvio dell’attività». Federagenti ha puntato l’attenzione sulle esigenze del settore: «Bisogna supportare in via prioritaria i soggetti imprenditoriali medi e piccoli che - come le agenzie marittime specializzate - nei porti vivono solo di servizi al settore crocieristico e che, in alcuni casi, terminata nel novembre scorso la stagione 2019, non hanno prospettive di traffico (e reddito) fino alla stagione 2021».

Fonte:
www.themeditelegraph.com/it/shipping/cruise-and-ferries/2020/06/05/news/itinerari-solo-italiani-il-governo-verso-il-via-libera-a-costa-crociere-il-caso-1....
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07/06/2020 07:49
 
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Re: Re: Re: Re:
Paolo v46, 06/06/2020 09:25:


Certo che il Governo quasi sicuramente darà il via libera a Costa, ci mancherebbe...

Bisognerebbe valutare però quanto questo sia giusto e corretto nei confronti dell'altra parte...
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07/06/2020 07:54
 
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GaVi63, 06/06/2020 12:14:

Itinerari solo italiani, il governo verso il via libera a Costa Crociere / IL CASO

Il clima nel settore è diventato incandescente nei giorni scorsi e la vulcanica ministra ha messo in chiaro alcuni punti: le crociere ripartiranno con protocolli sanitari adeguati e Msc e Costa Crociere saranno pari ai blocchi di partenza

Genova -
C'è l'apertura a deroghe sul Registro Internazionale e l’impegno a reperire risorse per il cabotaggio italiano. Paola De Micheli ieri ha rimesso in riga - letteralmente - gli armatori italiani «senza mai scendere ad un livello basso nella discussione» sottintendendo irritazione per le polemiche degli ultimi giorni, come si faceva notare ancora ieri nei corridoi del ministero. Il clima nel settore è diventato incandescente nei giorni scorsi e la vulcanica ministra ha messo in chiaro alcuni punti: le crociere ripartiranno con protocolli sanitari adeguati e Msc e Costa Crociere saranno pari ai blocchi di partenza. Il ministero ha spiegato la strategia: è difficile pensare che si possa dare il via libera ai motori della navi, senza pensare alle difficoltà di quelle con bandiera italiana. Al di là degli aspetti tecnici, l’esecutivo sarebbe orientato a concedere l’estensione dei benefici del Registro internazionale anche al Registro ordinario. E infatti nel comunicato finale è ben specificato che verranno valutate «finestre derogatorie alle norme ordinarie che siano orientate al turismo e al lavoro».

Per Costa Crociere è un punto segnato. Ora bisogna decidere l’arco temporale della nuova disposizione che potrebbe durare sino a un anno, come aveva annunciato la stessa ministra nella sua visita a Genova la scorsa settimana. Sui 150 milioni del tesoretto degli armatori invece è tutto rimandato. Un comitato di “saggi” aiuterà la ministra a studiare meglio le carte, a cominciare dalla reale consistenza del risparmio ottenuto con le navi ferme nei porti. I magnifici 4 sono Gian Enzo Duci (Federagenti), Beniamino Maltese (Confitarma), il direttore generale di Clia Francesco Galietti e Stefano Messina (Assarmatori). «L’obiettivo del governo è uno soloha spiegato Paola De Michelifar ripartire tutto il sistema dell’economia marittima nella piena sicurezza sanitaria. Ma per individuare le azioni più efficaci occorre un’analisi approfondita dell’offerta di servizi, della programmazione degli operatori e delle risorse che si possono rendere disponibili anche attraverso uno stanziamento dedicato al settore trasporti del Recovery Fund che abbiamo chiesto in sede di Consiglio Europeo». Questo passaggio indica la strategia per reperire i fondi anche per il cabotaggio: il settore va aiutato e i soldi potrebbero arrivare dal bazooka europeo. Anche sulla Sardegna e la polemica scoppiata nei giorni scorsi quando le uniche navi autorizzate a ripartire erano quelle di Onorato, la ministra ha promesso un cambiamento, consentendo a tutti gli operatori di poter riprendere i collegamenti già da oggi. «Siamo molto soddisfatti - spiega il presidente di Confitarma Mario Mattioli - c’è una risposta sul Primo registro quando si menziona uno stanziamento dedicato al settore trasporti del Recovery Found, sia al mondo delle crociere quando si citano finestre derogatorie alle norme ordinarie».

«Va dato attoha spiegato Stefano Messina di Assarmatori dell’estremo pragmatismo della ministra, che ha affrontato le tematiche del settore senza formulare grandi promesse, ma affrontando con realismo le problematiche gravissime di riavvio dell’attività». Federagenti ha puntato l’attenzione sulle esigenze del settore: «Bisogna supportare in via prioritaria i soggetti imprenditoriali medi e piccoli che - come le agenzie marittime specializzate - nei porti vivono solo di servizi al settore crocieristico e che, in alcuni casi, terminata nel novembre scorso la stagione 2019, non hanno prospettive di traffico (e reddito) fino alla stagione 2021».

Fonte:
www.themeditelegraph.com/it/shipping/cruise-and-ferries/2020/06/05/news/itinerari-solo-italiani-il-governo-verso-il-via-libera-a-costa-crociere-il-caso-1....

Praticamente...

Un gigantesco nulla di fatto o quasi...

Non si è deciso nulla... È tutto rimandato a più avanti dopo le riflessioni dei saggi...

Se poi aspettiamo i soldi dall'Europa, allora siamo proprio a posto...

Comunque io mi attendevo un nulla di fatto e un rimando: oramai qui è sempre così...

Non si decide mai nulla perché altrimenti qualcuno si incavola e fa saltare il banco...

Così si rimanda al futuro e il banco non salta...

Fa lo stesso se tra poco a saltare sarà qualcos'altro...

Seguiremo comunque da vicino gli sviluppi di questa vicenda.

Il messaggio molto chiaro è che tutto è ancora in alto mare e di ripartire se ne parlerà chissà quando...
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Re: Re: Re: Re: Re:
and1974, 07/06/2020 07:49:

Certo che il Governo quasi sicuramente darà il via libera a Costa, ci mancherebbe...

Bisognerebbe valutare però quanto questo sia giusto e corretto nei confronti dell'altra parte...




Per il momento, come descritto anche nell'articolo, Msc e Costa Crociere saranno pari ai blocchi di partenza.
Niente partenza anticipata per nessuno
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